Review: Son of Batman



Delusione.
Mai avrei pensato che un film animato DC lo avrebbe fatto, eppure è accaduto.

Son of Batman è l'ultimo DC Universe Animated Original Movie uscito in questo 2014, ed è presentato come riadattamento animato di Batman & Son di Grant Morrison e Andy Kubert. Inutile dire che non è affatto così. Per carità, sono stati pochi i riadattamenti fedelissimi, prendi per esempio Under the Red Hood, completamente riscritto se non addirittura stravolto, con nuove origini sulla rinascita di Jason Todd, ma per l'amor di Dio, lì c'era coerenza e tutto ha funzionato alla grande. Son of Batman ha tentato di fare la stessa cosa, aggiungendo nuovi elementi e mantenendone solo alcuni della storia originale, finendo col diventare un assurdo minestrone di... assurdità. Scusate la ripetizione.

Mi è veramente dispiaciuto rimanere deluso, sia chiaro. Il fatto è che ci sono state numerosissime cose che mi hanno fatto storcere il naso, a partire dalle più stupide. Andrò quindi in ordine. Le scene d'azione, completamente senza senso, un Ra's Al Ghul capace di schivare le pallottole con la spada, e un Batman che fa fuori un gruppo di Man-Bats come farebbe Superman. Dico, veramente? Va bene il cartone animato, sempre esagerato, del tipo che Bats da un cazzotto e il nemico vola dall'altro lato della stanza, però poniamoci dei limiti, e non creiamo assurdità del genere! Un'altra cosa che mi ha infastidito sono stati i personaggi, che hanno perso veramente di spessore. Innanzitutto, Deathstroke. Diamine, veramente lo vogliamo sminuire così? Un ruolo veramente insolito, questo per il buon vecchio Slade, ridotto ad essere un villain che dovrebbe risultare pericoloso solo perché ha ucciso Ra's, e non per la sua cattiveria e le sue abilità strategiche seconde soltanto a Batman. Inoltre, due paroline da spendere per quello che dovrebbe essere il protagonista assoluto: Damian, che nell'opera originale di Morrison era descritto non solo come un ragazzino testardo e arrogante, ma così pieno di sé e disprezzante dell'autorità delle regole del padre da farlo risultare odioso! Invece, in Son of Batman, è mantenuto soltanto il primo aspetto, viene accennato soltanto una volta il rispetto che lui prova verso il suo padre naturale, ma la costruzione di questo... dov'è? C'era un percorso logico in Batman & Son che faceva comprendere come Damian, in fin dei conti, rispettasse Batman, mentre qui non c'è. E c'era anche un lungo percorso che spiegava come Damian diventasse Robin, arrivando addirittura a prendersi il costume contro la volontà del padre. Qui questo non c'è. Anche sotto questo aspetto, deludente.

Poi ci sono un'altra lunga lista di cose brutte, come Killer Croc strafatto di steroidi e con una coda, il pessimo doppiaggio di Deathstroke (io continuo a preferire Ron Perlman), e le azioni completamente gestite in maniera non-sense, e ciò si nota già a partire dalle prime fasi iniziali. Insomma, mi aspettavo di trovare un bel riadattamento dell'opera di Morrison e Kubert, ma di Batman and Son sono rimasti soltanto pochi elementi: Damian, la morte di Ra's Al Ghul e l'esercito di Man-Bats. Basta, nient'altro.

Non mi resta che sperare che i film futuri siano anche solo un pelino migliori di questo, ma mi sa che le storie migliori le vedremo coi film della Justice League, e coi riadattamenti di opere a fumetti di un certo spessore. E stiamo parlando di Superman: Red Son, per dirne una. Nel frattempo, prepariamoci ad un altro film animato su Batman, che si ricollegherà all'universo narrativo del gioco Arkham Asylum (il cosiddetto Arkhamverse). Batman: Assault on Arkham dovrebbe uscire verso la fine dell'anno, presumibilmente a cavallo dell'uscita del capitolo conclusivo, Arkham Knight. Speriamo bene, almeno in quello.