Justice League vs. Avengers

Non è forse un mistero che i due più grandi Universi supereroistici abbiano avuto modo di collidere. Molti avranno letto i vecchi crossover Marvel e DC dove sono avvenuti dei team-up come Batman e Spider-Man, Lanterna Verde e Silver Surfer, Superman e Hulk, oppure una vera e propria fusione tra i due dando vita all'Universo Amalgam. Tutto ciò è avvenuto negli anni '90, in cui le due major avevano firmato un contratto per dei crossover, ma solo tra il 2003 e il 2004 questo scadette con l'ultima storia pubblicata, di proporzioni epiche e forse la più bella mai pubblicata finora: JLA/Avengers, con protagonisti i due super-gruppi più importanti DC e Marvel, scritto da Kurt Busiek con i disegni di George Pérez.


JLA/Avengers (o Avengers/JLA) si presenta, come già detto, come una storia epica, delle stesse dimensioni di una Crisi, non si tratta solo di un semplice crossover, ma di un mega-evento che fa collidere i due supergruppi, con i loro interi Universi.Il nemico di turno è Krona, dall'Universo DC, uno dei Guardiani dell'Universo venuto poi rinnegato per i suoi ambiziosi desideri di conoscenza. Di fatti, la sua bramosia di sapere come la vita abbia avuto inizio, lo ha trasformato in semplice energia, costretto a vagare per tutto l'Universo a distruggere pianeti in cerca delle sue risposte... ed è proprio durante questo suo 'vagare' che si ritrova nell'Universo Marvel dove fa conoscenza del Gran Maestro. Quest'ultimo, dice a Krona di conoscere chi è sopravvissuto al Big Bang e che è a conoscenza del grande mistero dell'esistenza che tanto lo affligge, ma gli offre di aiutarlo a patto di giocare ad una scommessa che consiste nel far scontrare i più potenti eroi del suo mondo per recuperare dei potentissimi artefatti di entrambi gli Universi, la "squadra" che ne riesce a recuperare di più, vince, con il risultato che se a vincere sia Krona (che sceglie di rappresentare l'Universo Marvel), il Gran Maestro gli rivelerà chi è custode del segreto tanto ambito, in caso contrario, deve rinunciare alla sua ricerca.

I presupposti di questa storia, per quanto molto semplici, racchiudono in verità qualcosa di molto più ampio. Gli oggetti mandati a recuperare, infatti, altri non sono che la maschera dello Psico-Pirata, il Globo di Ra, la lanterna di Lanterna Verde, la Lancia del Destino, la Giara, la Ruota e la Campana di Felix Faust, e il Libro dell'Eternità per l'Universo DC, e il Guanto dell'Infinito di Thanos, l'Occhio del Male, lo Scrigno dei Passati Inverni, lo Scettro di Watoomb, il Nullificatore Assoluto e il Cubo Cosmico per l'Universo Marvel. Per far collidere gli Universi, ogni membro del rispettivo Universo viene scambiato di posto (Thanagar, per esempio, viene invasa dagli Skrull), mentre i due super-gruppi protagonisti di questa storia fronteggiano ognuno un nemico dell'altro (Starro contro gli Avengers e Terminus contro la JLA). Insomma, con questi 'scambi' tra gli Universi, sembra nascere il caos, e ad aiutare i due gruppi sono lo stesso Gran Maestro e il Nuovo Dio Metron, mettendoli in guardia che i loro Universi rischiano la distruzione se non recuperati tutti gli artefatti. Inizia, quindi, una corsa contro il tempo che vedrà contrapposti i vari membri dei gruppi, ma non solo. Ovviamente, non mancano anche dei richiami alle similarità dei due gruppi, quali Wonder Woman che vuole affrontare Ercole artefice dello stupro su sua madre Hyppolita (trattandosi di un Ercole differente), oppure quando Hawkeye definisce la JLA "lo Squadrone Supremo dei poveri" (lo Squadrone Supremo, infatti, nacque alla Marvel come una sorta di 'omaggio' proprio alla JLA), o, ancora, a richiami più evidenti quando entrambi i Capitan Marvel rispondono in sincrono quando vengono chiamati. Insomma, oltre all'epicità, c'è anche un bella comparazione in tutti gli aspetti di entrambi gli Universi supereroistici.

Comparazione, che, non si limita a citazioni o a vignette atte a ispirare qualche sorriso. È proprio in queste pagine dove la differenza sostanziale tra Marvel e DC si nota, soprattutto, a notarlo ci aiutano i vari membri del gruppo. Superman accusa gli eroi Marvel di non fare niente per migliorare il loro mondo, che nonostante la loro presenza è ancora devastato da guerre e razzismo (riferendosi agli X-Men), mentre Capitan America accusa la JLA di mettersi troppo in mostra... mentre altri eroi quasi invidiano l'attenzione che i membri dell'Universo DC danno ai loro campioni, tanto da dedicare loro dei musei (quello di Flash). Insomma, l'Universo utopico della DC è ben messo in risalto quando lo si compara a quello Marvel, tant'è che viene ribadito più volte in questa storia, e in maniera non molto velata, come entrambi non possano coesistere. Cosa che, successivamente, accade con risultati disastrosi: di fatti, con il risultato della scommessa tra Krona e il Gran Maestro, i due Universi si fondono, ma non senza delle conseguenze. La realtà comincia a frantumarsi, e gli eroi cambiano continuamente aspetto, ed è una delle cose che rendono JLA/Avengers più spettacolare, il cambio stilistico di ogni personaggio ritornando a ritroso alle loro origini. Ed è proprio qui, tra l'altro, che occasionalmente si può assistere ad un interessante ritorno (almeno per l'epoca) di Hal Jordan e Barry Allen, entrambi spariti da parecchi anni uno con la Crisi sulle Terre Infinite, l'altro con l'Ora Zero. Ritorno che, a discapito della sensazionalità nel 2004, ha soltanto anticipato ciò che sarebbe avvenuto qualche anno dopo con i ritorni ufficiali dei due nella continuity DC.

JLA/Avengers si divide in quattro parti: le prime due parti si concentrano su uno scontro tra le due fazioni di eroi, mentre la seconda vede finalmente i due supergruppi coesistere tra loro per combattere un male comune e salvare le realtà di entrambi. In un primo momento, c'è una sorta di fusione alla vecchia continuity DC, con i membri di ciascun team far parte di Terra-1 e Terra-2 (con tanto di vecchie copertine storiche rivisitate), ma come già detto, gli Universi non sono compatibili, e si stanno distruggendo, e tocca quindi ai due team di salvare la situazione. Se da un lato possiamo ritrovare degli scontri veramente epici (Superman contro Thor), delle alleanze inaspettate (Batman e Capitan America) o rivalità davvero esilaranti (Freccia Verde e Hawkeye), possiamo anche dare uno sguardo a tutti gli eroi Marvel e DC inseriti in diversi contesti che sono più che azzeccati, come il già citato Thanagar attaccata dagli Skrull, o Uatu apparire alla base lunare della JLA, o addirittura Lobo assalire la guardia imperiale degli Shi'ar. E ancora, non vengono neanche tralasciati personaggi come lo Straniero Fantasma, Galactus o gli avatar dei due universi, Kismet e Eternity che si può dire svolgano dei ruoli veramente importanti e fondamentali allo sviluppo della trama... insomma, JLA/Avengers non fa mancare nulla, e si rivela come una storia che definire epica è quasi riduttivo. E, tanto per far rivelare una piccola curiosità, lì dove anche vecchi crossover come Lanterna Verde/Silver Surfer e Superman vs Aliens hanno avuto delle piccole citazioni rendendo quelle storie quasi in continuity, anche l'Uovo Cosmico che appare alla fine di questa storia, successivamente riapparirà nelle pagine di Trinity, dove a rubarlo è Despero che con l'aiuto di Morgaine Le Fay vorrebbe far sorgere una "Trinità Oscura", liberando però Krona che è ancora alla ricerca del mistero della creazione.


Cos'altro aggiungere? Che è epico l'ho detto, che è interessante sotto ogni punto di vista idem... beh, vale allora la pena di aggiungere che in Italia JLA/Avengers è stato pubblicato da Panini in quattro volumi sulla serie Le Battaglie del Secolo (che aveva già ospitato i vecchi crossover Marvel e DC) e successivamente anche da Planeta in un unico volume, nel caso non vi vogliate far sfuggire un fumetto che rappresenta il crossover perfetto dei due universi supereroistici più importanti di sempre.
 

Lobo/The Mask: follia pura

Crossover: una parola magica, ma ormai oggi quasi scontata in quanto molti personaggi dei fumetti si incrociano in testate non appartenenti alla loro, facendo nascere degli eventi speciali o le cosiddette "Crisi". Però allarghiamo gli orizzonti, non limitiamoci al crossover 'interno'. Non pensiamo a storie incrociate di Batman e Superman, Freccia Verde e Lanterna Verde, pensiamo a due case editrici differenti che fanno incontrare i loro personaggi di punta. Immaginiamo la DC Comics e la Dark Horse, che già ci aveva regalato "millemila" crossover con Predator e Alien (contro Superman, Batman e la Justice League), e mettiamo nelle stesse pagine due dei personaggi più irriverenti, più violenti di entrambe le compagnie: Lobo e The Mask. Cosa ne può uscire fuori? Lobo/The Mask, ovviamente. Crossover datato 1997 di cui oggi andiamo a parlare!


The Mask, per chi non lo sapesse, prima di essere un film di enorme successo (e che io amo moltissimo), è innanzitutto un fumetto. Un fumetto di quelli ultraviolenti, con un pizzico di humour cartoonesco, e con queste caratteristiche, come può non andare a braccetto con il personaggio di Lobo? E in effetti, ciò che si presenta è qualcosa di esilarante, tremendamente violento e stupido fino a sfociare nel non-sense vero e proprio... ma fidatevi quando vi dico che tutto questo è detto in maniera positiva! Lobo/The Mask rappresenta al meglio il genere di fumetto che il sottoscritto predilige, e che i fan di Lobo più accaniti sicuramente riusciranno ad apprezzare. La storia che viene presentata in questo numero è molto semplice, ma lasciate che siano "loro" a raccontarla in sintesi...


Insomma, nient'altro da aggiungere, in quella che è una storia veramente esilarante, dove due personaggi enormemente carismatici si incontrano in una storia iper-violenta e follemente stupida alla ricerca dell' "Ultimate Bastich" che (oltre a minacciare la reputazione di Lobo) sembra aver distrutto un intero sistema solare, e tocca a The Main Man trovare il colpevole per intascare la taglia. Nel primo numero, c'è un vero e proprio scontro tra i due personaggi, e inutile dire che il grado di violenza è veramente alto ed esilarante, mentre il secondo vede il team-up tra i due... se riusciranno ad andare d'accordo, sarà tutto da vedere. Non manca, ovviamente la chicca che forse porta ad un livello maggiore il secondo numero: Lobo che indossa la maschera. Maschera che, come è risaputo, assume il controllo della persona che la indossa estremizzandone ogni lato represso, oltre a conferirgli una sorta di poteri che gli permettono di infrangere le leggi della fisica e della realtà, un po' come un cartoon. Quindi, lascio a voi immaginare cosa possa uscire fuori quando è Lobo ad indossarla.


A scriverne la storia, infine, abbiamo Alan Grant (lo scrittore storico di Lobo, con Keith Giffen) insieme allo storico team della testata di The Mask, Doug Mahnke e John Arcudi.. insomma, gente che conosce bene i personaggi, indice che la qualità del fumetto è abbastanza elevata. Fumetto che, però (ahimè, aggiungerei), in Italia non è mai uscito, e ormai quasi introvabile anche in lingua originale in quanto quest'albo è uscito in versione limitata... ma che non è impossibile da scovare in rete sotto forma di formato digitale, e che regalo con il solo scopo di non farvi perdere una storia mozzafiato (sempre se masticate bene l'inglese).

Infine, per chi è interessato ad un'edizione italiana di The Mask segnalo The Mask Omnibus - Verde e rognoso edito da Comma 22 in un volume da 368 pagine al prezzo di 24 €, e anche un altro vecchio crossover edito da PlayPress che vede The Mask in un'improbabile crossover con un altro personaggio che ben si sposa con lui: Joker/The Mask, che anche se non ultra-violento come il crossover con Lobo, c'è una buona dose di umorismo e stupidità esilarante (e Batman, ovviamente c'è anche lui). Con questo vi saluto, non prima però con una piccola anticipazione di altri due crossover di cui andrò a parlare prossimamente...


...see ya', bastich!

 

Blue Beetle: Metamorfosi

Parliamo ora di una delle rivelazioni dei Nuovi 52. Blue Beetle, uscito ormai da un mese in fumetteria e che mi sento in dovere di recensire, ormai come mio solito. Parlo di rivelazione perché non credo che molti si aspettassero chissà cosa da questa testata (che tra l'altro, proprio da poco ne è stata annunciata la chiusura con il numero 20), e invece ha saputo offrire di più rispetto a tante altre serie di eroi un po' più conosciuti e di successo, come le Birds of Prey, Freccia Verde, Legione dei Supereroi, e via dicendo. Il primo volume di Blue Beetle pubblicato da Lion (che si ferma al numero 7) vede la presentazione del primo story arc, Metamorfosi, e rappresenta anche un ottimo inizio per iniziare a leggere il personaggio, in quanto proprio tra queste pagine si può sentire aria di un vero e proprio reboot in quanto ne (ri)narra anche le origini.


Come quasi tutti sapranno, Blue Beetle è un personaggio nato alla Fox Comics nel 1939, con l'identità di Dan Garrett, passato poi alla Charlton Comics passando, successivamente, l'identità a Ted Kord fin quando non venne acquisito dalla DC Comics dopo la Crisi sulle Terre Infinite che, solo venti anni dopo - precisamente nel 2006 durante Crisi Infinita - fa debuttare la versione moderna dell'eroe, dandogli un volto nuovo - Jaimie Reyes - e non solo! Di fatti, con l'introduzione del nuovo Blue Beetle, viene rivelato che lo scarabeo altri non è che tecnologia aliena (infettata dalla magia in tempi antichi, per questo difettoso), precisamente della civiltà aliena nota come "The Reach", che utilizza i "Beetle" come suo esercito personale. Lo scarabeo, di fatti, si impianta nella schiena del malcapitato e ne assume il controllo contro la volontà stessa del corpo ospite, e la particolarità del personaggio di Jaimie Reyes sta proprio nel suo 'conversare' con la tecnologia aliena, che più volte intende assumere il controllo totale del povero Jaimie.

Blue Beetle, personaggio ormai divenuto amatissimo negli States grazie alle varie serie animate che lo hanno visto come protagonista (Batman: The Brave and the Bold prima, e Young Justice poi), cerca di ritagliarsi uno spazio tutto suo in una testata interamente dedicata a lui (prima del reboot, era spesso affiancato da Booster Gold), in un'ambientazione divertente e frenetica, in quello che si presenta un albo godibile come un bel fumetto dovrebbe essere. Da un lato abbiamo Jaimie Reyes, con i suoi problemi da adolescente, la ragazza per cui ha una cotta e il suo migliore amico, dall'altra abbiamo personaggi più classici che vengono ripescati in questo reboot che in un certo senso ha fatto sparire nel limbo molti dei villain più conosciuti per darne spazio a nuovi e moderni - come la Fratellanza del Male, guidata da The Brain e Monsieur Mallah (che vengono solamente nominati) formata da Phobia, Plasmus e Warp, e La Dama (anche se più che villain classico, è una dei nemici originali del Blue Beetle moderno). Insomma, se da una parte c'è un'ottima storia per iniziare a leggere di un personaggio simpatico che ha saputo entrare nei cuori di numerosi fan, nonostante sia stato introdotto da poco (e si sa, le novità non vengono sempre accolte a braccia aperte!), da un altro c'è un piccolo contentino per chi, come me, è desideroso di vedere in azione dei vecchi personaggi affascinanti e purtroppo lasciati alle spalle con il nuovo reboot. Reboot che, ripeto nuovamente, proprio Blue Beetle ne risente parecchio... e non in maniera negativa.


In conclusione, se forse la DC ha un po' esagerato con il voler per forza rifilarci il nuovo Blue Beetle (unico eroe ispanico nel suo Universo, e il pubblico americano è vario, è giusto dare alle altre comunità altri eroi con cui confrontarsi), almeno questa volta ci ha preso bene: problematico, simpatico ed eroico sono le sue qualità. Riposi in pace il caro vecchio Ted Kord, che tanto ci aveva toccato il cuore con la sua triste storia durante Countdown a Crisi Infinita, che di fatto in questo nuovo Universo sembra non essere mai esistito (così come Dan Garrett), ma il Blue Beetle moderno è una delle novità introdotte più riuscite negli ultimi anni, quindi ci sta bene così. Consiglio quindi vivamente di comprarvi il primo volume, e di dare uno sguardo anche alla seconda stagione di Young Justice (che, a proposito, mese prossimo ne uscirà la serie a fumetti anche in Italia!), dove Blue Beetle si può dire che ne diventa assoluto protagonista, come giusto che sia.