Tra le uscite dei Nuovi 52, i mesi di settembre e ottobre hanno dato spazio a testate differenti da quelle dell'universo "Batmaniano", offrendoci le prime testate riguardanti il restante Universo DC. Abbiamo visto le prime uscite di All Star Western e della Legione dei Supereroi, e altre uscite interessantissime come Animal Man e Swamp Thing, senza dimenticarci di Stormwatch e Deadman. Per il momento, voglio tralasciare le altre uscite e concentrarmi sull'ultima. Il volume Deadman presentato da RW Lion altri non è che la raccolta dei primi 5 numeri della collana DC Universe Presents, e si presenta come un vero e proprio volume autoconclusivo, in quanto si tratta del primo ciclo di storie presentata dalla testata americana originale. Scritto da Paul Jenkins e illustrato da Bernard Chang, a mio avviso Deadman rappresenta un'interessantissima storia, tra le tante pubblicate finora in Italia dei Nuovi 52. Peccato si tratti di una storia già arrivata alla sua conclusione (DC Universe presents raccoglierà, successivamente, altri cicli brevi di storie tra cui Gli Esploratori dell'Ignoto, Savage, Kid Flash e tutt'ora negli States si è appena aperto il ciclo dedicato a Blue Devil e Black Lightning), ma per quel che rappresenta Deadman, questo sarà uno dei volumi che custodirò gelosamente.
Ovviamente, non c'è bisogno di ricordare che il sottoscritto non ha una vera e propria conoscenza globale dei fumetti, e che ciò che andrò a scrivere rappresenta una mia opinione, ma meglio specificare con questa breve premessa (che sarebbe più un mettere le mani avanti), che probabilmente potrei esaltarlo più di quanto possa meritare. Magari non rappresenterà di certo uno dei tanti capolavori, ma al di là della mia esaltazione, Deadman è qualcosa da non farsi scappare, perché quei 14€ (13,95 - per la precisione) ci valgono tutti.
Introducendo in maniera molto breve il personaggio, basta dire chi sia Deadman, ovvero Boston Brand, un ex acrobata passato a miglior vita per mano di un assassino e risorto come spettro per rivendicare le sue cattive azioni compiute in vita grazie alla divinità Rama Kushna. Nessuno può sentirlo né vederlo, ma può comunicare con i vivi impossessandosi dei corpi di chi gli sta accanto, il resto viene raccontato in DC Universe Presents. Certamente, i più si ricorderanno di Deadman grazie alle sue sporadiche apparizioni nelle testate di Batman, o meglio ancora come assoluto protagonista in Nel Giorno Più Splendente, dove lo si vede come ricercatore del portatore della Luce Bianca insieme all'eroina Dove (Dawn Granger) della quale infine si innamora; Deadman presenta un ottimo inizio per conoscere un personaggio affascinante, interessante e divertente allo stesso tempo, anche senza conoscere minimamente un po' di storia del personaggio. La storia narrata nel volume inizia proprio con le sue origini, narrando lo scopo della sua resurrezione come spettro, per poi finire nel vivo della storia vera e propria.
Il tutto narra di una ricerca. Boston Brand deve aiutare un certo numero di vite per redimere la sua anima. Tutto ciò di cui ha bisogno, sono risposte. Risposte alle tantissime domande dell'esistenza, sulla motivazione di essa, se vuole redimersi, deve aiutare altre persone a risolvere i loro dubbi, le loro costanti domande - affinché, aiutando loro riesca a salvare anche sé stesso; ma non trova risposte, ritrovandosi solo con più domande ogni volta, senza riuscire mai a salvare quelle vite che gli sono state dette di aiutare, finendo con il rimanere collegato a esse e ai loro dubbi. Boston non si fida della dea Rama Kushna, e cerca di trovare le risposte da solo, e intraprende una serie di azioni che inizialmente sembrano fatte a caso, ma che alla fine della storia trovano il loro senso. Non farò spoiler sulla storia, in quanto ho già detto abbastanza, basti sapere che Deadman narra di questo, della vita e della morte, del significato stesso dell'esistenza, e dei cosiddetti dèi, tanto onnipotenti quanto fragili, i quali si manifestano a noi come esseri onnipotenti, ma in realtà questi non sono altro che individui, che a fronte della totale conoscenza, hanno bisogno di trovare più domande, perché conoscendo tutte le risposte, nulla più ha senso.
La storia di per sé presenta uno spunto, non tanto di riflessione, ma di realizzazione, su chi o cosa siamo realmente, e dell'importanza nella vita di avere uno scopo. Non uno dato da un "dio", un'entità superiore, ma uno scopo dettato da noi stessi per noi stessi. Non manca lo humour, non banale ma nemmeno "impegnativo", i colpi di scena e quella cosa in più che alcuni fumetti riescono a farti appassionare così tanto, da far diventare ciò che si è appena letto parte di noi stessi. Ancora, Deadman forse non è tra i più grandi capolavori di sempre, ma è una lettura da non lasciarsi sfuggire. E possiamo consolarci, se l'avventura di Deadman in DC Universe presents sembra conclusa, è quanto più che sicuro che lo rivedremo tra le pagine di Justice League Dark.
Introducendo in maniera molto breve il personaggio, basta dire chi sia Deadman, ovvero Boston Brand, un ex acrobata passato a miglior vita per mano di un assassino e risorto come spettro per rivendicare le sue cattive azioni compiute in vita grazie alla divinità Rama Kushna. Nessuno può sentirlo né vederlo, ma può comunicare con i vivi impossessandosi dei corpi di chi gli sta accanto, il resto viene raccontato in DC Universe Presents. Certamente, i più si ricorderanno di Deadman grazie alle sue sporadiche apparizioni nelle testate di Batman, o meglio ancora come assoluto protagonista in Nel Giorno Più Splendente, dove lo si vede come ricercatore del portatore della Luce Bianca insieme all'eroina Dove (Dawn Granger) della quale infine si innamora; Deadman presenta un ottimo inizio per conoscere un personaggio affascinante, interessante e divertente allo stesso tempo, anche senza conoscere minimamente un po' di storia del personaggio. La storia narrata nel volume inizia proprio con le sue origini, narrando lo scopo della sua resurrezione come spettro, per poi finire nel vivo della storia vera e propria.
Il tutto narra di una ricerca. Boston Brand deve aiutare un certo numero di vite per redimere la sua anima. Tutto ciò di cui ha bisogno, sono risposte. Risposte alle tantissime domande dell'esistenza, sulla motivazione di essa, se vuole redimersi, deve aiutare altre persone a risolvere i loro dubbi, le loro costanti domande - affinché, aiutando loro riesca a salvare anche sé stesso; ma non trova risposte, ritrovandosi solo con più domande ogni volta, senza riuscire mai a salvare quelle vite che gli sono state dette di aiutare, finendo con il rimanere collegato a esse e ai loro dubbi. Boston non si fida della dea Rama Kushna, e cerca di trovare le risposte da solo, e intraprende una serie di azioni che inizialmente sembrano fatte a caso, ma che alla fine della storia trovano il loro senso. Non farò spoiler sulla storia, in quanto ho già detto abbastanza, basti sapere che Deadman narra di questo, della vita e della morte, del significato stesso dell'esistenza, e dei cosiddetti dèi, tanto onnipotenti quanto fragili, i quali si manifestano a noi come esseri onnipotenti, ma in realtà questi non sono altro che individui, che a fronte della totale conoscenza, hanno bisogno di trovare più domande, perché conoscendo tutte le risposte, nulla più ha senso.
La verità è un concetto astratto in evoluzione definito dal capriccio dell'ultima persona a formarsi un'opinione sull'argomento.
La storia di per sé presenta uno spunto, non tanto di riflessione, ma di realizzazione, su chi o cosa siamo realmente, e dell'importanza nella vita di avere uno scopo. Non uno dato da un "dio", un'entità superiore, ma uno scopo dettato da noi stessi per noi stessi. Non manca lo humour, non banale ma nemmeno "impegnativo", i colpi di scena e quella cosa in più che alcuni fumetti riescono a farti appassionare così tanto, da far diventare ciò che si è appena letto parte di noi stessi. Ancora, Deadman forse non è tra i più grandi capolavori di sempre, ma è una lettura da non lasciarsi sfuggire. E possiamo consolarci, se l'avventura di Deadman in DC Universe presents sembra conclusa, è quanto più che sicuro che lo rivedremo tra le pagine di Justice League Dark.
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