"Don't call them sidekicks!"

Ne ho già parlato precedentemente, ma in modo approssimativo, ed ho deciso di ritornare sull'argomento, e presentare, a quella fetta di pubblico che non ne è ancora a conoscenza, una grandissima serie animata, di quelle che non si vedevano dai tempi di Batman The Animated Series, Superman e Justice League. Mi riferisco a Young Justice, dedicata ai cosiddetti sidekicks dei supereroi, una sorta di Teen Titans ma con un'identità più solida e interessante.


Innanzitutto, partiamo dal titolo: Young Justice, non scelto a caso, assolutamente. Young Justice era conosciuta come la Junior JLA, ed era il nome di una testata pubblicata dal 1998 al 2003 e che ha avuto un crossover con Titans e una mini-serie in due volumi denominata Sins of Youth. Il gruppo si separava dai Titani, ed era composto principalmente da Robin, Wonder Girl, Impulse e Superboy cui si affiancavano poi altri giovani sidekick, uno su tutti Arrowette (ricordiamocene), mentre altri avevano delle piccole parentesi per poi sparire, come nel caso di Slobo, clone adolescente di Lobo. Il gruppo era coordinato da Red Tornado, l'androide elementale creato da T.O. Morrow. E da questi presupposti, la serie animata si sviluppa sullo stesso piano, fondendo alcuni elementi con i Giovani Titani - uno su tutti, la formazione.

Il gruppo, nella prima serie, è inizialmente formato da Robin, Kid Flash e Aqualad (ma non parliamo di Garth, bensì di Jackson Hyde alias Kaldur'ahm, personaggio lanciato in Nel Giorno Più Splendente, dalla mente di Geoff Johns); i tre, durante una sorta di 'gita' al quartier generale della JLA vengono mollati dai loro mentori, scatenando l'ira di Roy Harper (ancora nei panni di Speedy, spalla di Freccia Verde) che sprona gli altri a lasciar perdere i loro mentori e agire per conto loro. A differenza di Roy, però, i tre decidono di agire per ricevere il rispetto dei loro mentori, per farsi dare da loro una possibilità per aiutare la JLA. Partono così nella loro prima missione al Cadmus, dove vengono a conoscenza di Superboy, clone di Superman, che dopo un breve scontro, riescono a farlo passare dalla loro parte. A quel punto, la Justice League decide di dare loro una chance, aiutandoli a formare una squadra più organizzata dove a coordinarli è Batman, con l'aiuto di Red Tornado che assegna loro le missioni e Black Canary nel ruolo di addestratrice/psicologa del gruppo. Il primo membro che si unisce a Robin, Superboy, Aqualad e Kid Flash è Miss Martian, 'nipote' di Martian Manhunter, le quali origini sono misteriose (ma non per chi ha dimestichezza con il fumetto e conosce già la vera storia di M'gann e le sue origini) e che in Young Justice vengono riproposte. Dopodiché si unisce Artemis, presentata come la nipote di Freccia Verde, ma con alle spalle un passato ed un'identità misteriosa; creata per la serie, Artemis riesce a ritagliarsi uno spazio tutto suo, diventando un punto di riferimento e non un "fastidio", e di fatto è uno dei personaggi più amati di Young Justice, sottoscritto compreso.


Durante la prima serie, il gruppo (denominato semplicemente The Team, niente Giovani Titani o Young Justice) affronta svariate missioni per conto di Batman, imparando a fare gioco di squadra, a conoscersi e fidarsi l'un l'altro, cosa che non sembra affatto facile. Sotto la guida di Aqualad, che ne diventa il leader ufficiale, il Team si rende protagonista di avventure che si rifanno ad avvenimenti accaduti nei fumetti, come per esempio la comparsa dei "fratelli" di Red Tornado: Red Torpedo, Red Inferno e Red Volcano. Evitando spoiler, la serie presenta anche delle interessanti rivisitazioni avvenute in passato nell'Universo DC soprattutto riguardo Roy Harper, che anche se non fa parte del gruppo, svolge un ruolo fondamentale ai fini della trama generale.

In linea di massima, la tagline della serie che recita Don't call them sidekicks coglie appieno il senso stesso della serie. Non è il classico cartone che siamo stati abituati a vedere negli ultimi anni, se le serie animate di Superman e Batman erano interessanti ma con toni leggeri, Young Justice si presenta come un serial vero e proprio che unisce l'azione allo spionaggio, con dinamiche tipiche dei telefilm unendolo all'immancabile stile da soap-opera, nemmeno tanto approfondito ma che non stona i toni della serie, e non è legata solamente ai riferimenti che li rende fedelissimi ai fumetti, e ciò lo rende godibile anche per chi non ha dimestichezza con i personaggi e le storie.


Come detto, nei primi episodi della prima stagione c'è un voluto distacco dalla concezione di 'sidekicks'. I membri del Team sono eroi, pronti a maturare e a cavarsela da soli. Durante la loro missione, questi fronteggiano nemici del calibro di Bane, Psimon, Brain, Icicle, Joker e la Injustice League formata da Ultra-Humanite, Poison Ivy, Vertigo e Black Adam, Vandal Savage e la sua 'associazione' chiamata "La Luce" (The Light), antagonista principale presente anche nella seconda serie. Insomma, non di certo nemici di seconda lega, e il compimento della missione nella prima serie, porta alla seconda, denominata Invasion. Ancora inedita in Italia, e ferma attualmente all'episodio 7 (la serie riprenderà a Gennaio), questa si svolge 5 anni dopo la prima serie. Robin ormai veste i panni di Nightwing dove, insieme ai vecchi compagni, addestrano i nuovi giovani eroi. Abbiamo, quindi, un'allargamento delle fila, con le new entry di Blue Beetle, Wonder Girl, Batgirl, Beast Boy, Bumblebee, Rocket e Lagoon Boy. Questa volta, la trama si fa più intrecciata, ed oltre all'organizzazione The Light come nemico principale, ci sono i Krolotiani, razza aliena nota ai più come i responsabili dei poteri di Mano Nera qui in veste di agenti al servizio della Luce.


Come già detto, la carrellata di nomi è immensa. Young Justice, oltre ad essere una serie interessante dal punto di vista di dinamiche e trama, non scontenta nemmeno i fan più appassionati (o gli 'affamati', come me) proponendo una lista immensa di personaggi, di primo piano e non; oltre agli immancabili Lex Luthor, Vandal Savage e Joker, i nemici presenti sono anche quelli meno noti come Cheshire, Psimon, Queen Bee, The Brain, Klarion, Black Manta e Felix Faust, per dirne alcuni. La lista continua, con nomi come Hugo Strange, Amanda Waller, Captain Marvel, Gordon Godfrey, Guardian, Sportsmaster... per non parlare di Impulse, cui è protagonista di un episodio interamente dedicato ai Flash, dove appare anche il Flash della Golden Age, Jay Garrick. Da fan di Flash, dovevo per forza accennarlo, con tanto di screenshot.

Passando alle 'note tecniche', la particolarità di Young Justice consiste nei disegni e nell'animazione, molto semplici ma ben curati, anche il cast di doppiatori è eccellente. La serie, seppur iniziata da poco più di un anno, ha assunto una sua identità completa, non a caso le avventure dei giovani eroi si svolgono in una realtà ben precisa del Multiverso DC, Terra-16, oltre a creare delle particolarità che riescono a diventare iconiche per ogni personaggio, come l'odio verso le scimmie di Superboy (che si protrae fino alla seconda stagione, ma evito spoiler) o la catchphrase di Miss Martian ("Hello, M'gann!"), forse quella rimasta più impressa - almeno per chi ha seguito la serie in lingua originale.

Concludendo, Young Justice è una serie differente dalle altre; forse i più preferirebbero una serie dedicata completamente agli eroi "adulti", ma per quello credo che ci dobbiamo accontentare dei film animati. E parlando proprio di questi, lo stesso team di artisti di Young Justice ha lavorato su Justice League: Doom, film animato a parer mio stupendo, che si rifà a JLA: Tower of Babel. Vi consiglio di darci un'occhiata.

Con questa mia 'analisi' su una serie che sto particolarmente amando (e soffrendo allo stesso tempo, con la sospensione fino a gennaio della seconda stagione), ci leggiamo prossimamente con una sorta di 'recensione' personale su Justice League Dark, uno dei New 52 che sto aspettando con intrepida attesa e che non vedo l'ora di avere tra le mani. Nel frattempo, proverò a cimentarmi nella lettura di Hellblazer, che non ho ancora letto e che ho seria intenzione di approfondire - possibilmente riuscendo a leggere tutti i 300 numeri, speciali compresi finora pubblicati...


Penulis : Danjel ~ Sebuah blog yang menyediakan berbagai macam informasi

Artikel "Don't call them sidekicks!" ini dipublish oleh Danjel pada hari mercoledì 14 novembre 2012. Semoga artikel ini dapat bermanfaat.Terimakasih atas kunjungan Anda silahkan tinggalkan komentar.sudah ada 0 komentar: di postingan "Don't call them sidekicks!"
 

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