Lobo's Among Us

Il primo personaggio aggiuntivo per Injustice è stato annunciato, e non c'era alcun dubbio su chi sarebbe potuto essere. È lui, the Main Man, l'ultimo Czarniano, the Ultimate Bastich: LOBO! E come poteva questo blog non dedicargli un post? Non potevo lasciar perdere, punto. Sarò sincero, ho letto moltissimi commenti nel web di gente che desidera giocare con Lobo, che sperava nel suo inserimento sin dall'inizio, ma nello stesso tempo, assieme ad altra gente che s'è accodata ai classici incitamenti d'odio verso i contenuti aggiuntivi a pagamento, ho letto molti commenti negativi.. in gran parte di gente che nemmeno conosce il personaggio. Ed è per questi fidiputt che andrò ad elencare i motivi per cui Lobo è un tocco di classe che porterà Injustice a livelli di divertimento superiori... e forse ci sto mettendo anche un po' troppo hype, ma katz se non posso farne a meno. Quindi reggetevi forte, indossate pure i paraocchi se volete, e andiamo a vedere perché Lobo sarà il personaggio più fottutamente cazzuto di tutto Injustice!
Per chi non l'avesse capito - è un meme.
L'immagine scelta come copertina del post (per gentile concessione della mia 'partner') è più che esplicativa, racchiude l'intera essenza del personaggio stesso: cazzuto, strafottente... e beh, figo. C'è chi magari avrebbe voluto una caratterizzazione più demenziale e più violenta, e su questo sarei ipocrita nel non volermi accodare, ma se andiamo ad analizzare una o più cose ci possiamo da subito rendere conto di come non sia stato fatto per niente male, ma prima di andare ad elencare i vari motivi, prendiamoci 3 minuti di pausa e godiamoci il trailer. E sì, la skin di Batman è quella di Thomas Wayne direttamente da Flashpoint, ma restiamo concentrati su Lobo!


Innanzitutto, i movimenti. Lo avrete sicuramente notato il suo modo di fare spaccone quando indietreggia, facendo cenno con le mani all'avversario di avvicinarsi, o anche il semplice fatto di combattere tutto il tempo con il sigaro. Sfacciato, arrogante, sicuro di sé, tratti caratteristici del personaggio che in un gioco come Injustice, dove non si ha abbastanza tempo per caratterizzare al 100% un personaggio, è già più che sufficiente. Non hanno di certo preso delle mosse casuali e ricopiato un Doomsday o un Bane, al contrario: Lobo, se pur un personaggio aggiuntivo totalmente estraneo agli avvenimenti narrati del gioco sembra proprio essere riuscito a portare la sua personalità all'interno di un gioco dove, diciamocelo, la spacconeria padroneggia, e superare i livelli del parco mosse dei personaggi già presenti nel gioco originariamente, è abbastanza difficile. Certo, non ci porta il vero e proprio Lobo dei fumetti, ma stiamo parlando di un picchiaduro non di un gioco d'avventura.. se proprio si ha voglia di qualcosa di demenziale, bisogna accontentarsi del gioco di Deadpool in uscita il prossimo giugno. Per quanto riguarda il resto, c'è tutto: l'aspetto, gli anfibi, le armi, la catena al braccio, l'uncino, la moto e anche il giubbotto con su scritto "Bite me fanboy". Vogliamo aggiungere altro? Vi ricordate del cortometraggio di Scott Leberecht dove ad interpretare Lobo c'era un perfetto (perfetto? I-DEN-TI-CO) Andrew Bryniarski? Bene, l'intro di Lobo è una citazione proprio a questo.


Passando alla super move... forse ci si aspettava qualcosa in più. Ho fantasticato su una super dove vedeva Lobo infilzare l'avversario con l'uncino alla gamba e poi portarselo a spasso nello spazio con la sua moto facendogli colpire miliardi di asteroidi, e vedendola ci sono un po' rimasto male quando ho visto che ciò non è accaduto. Ma la moto c'è, ed è già abbastanza! Troppo semplice? Può darsi, ma il dito medio è quel tocco di classe in più che rende questa super move troppo cazzuta.

Infine, c'è il gameplay. Di certo non ci si poteva aspettare un personaggio agile come Catwoman o Nightwing, e fortunatamente non sembra essere ai livelli di lentezza di Bane. La difficoltà di utilizzo sembra abbastanza elevata, ma per esprimere questo giudizio si dovrà aspettare il 7 maggio, per il resto si può solo dire che se sarà davvero difficile, bisognerà farci un po' di pratica! Il suo character trait sembra far caricare un proiettile esplosivo al suo fucile che causa un danno incentivo all'avversario, fucile che a quanto pare sarà utilizzabile utilizzando il tasto di attacco forte. Molti hanno già criticato l'utilizzo di Lobo delle armi, decretandolo fastidioso visto le difficoltà che portano ad affrontare personaggi con attacchi a distanza, come già accade con Harley Quinn e Deathstroke in primis. In risposta a ciò: che katz v'aspettavate da Lobo?

Ricapitolando: mosse e super move divertenti, caratterizzazione del personaggio ottime per quanto riguarda gli standard del gioco, e c'è anche la moto di Lobo. Cos'altro aggiungere? "Non lo chiamano The Main Man per niente", e non ci resta che aspettare il 7 maggio!

 

Secret Files: Black Adam

Millenni prima che Billy Batson venne scelto dal Mago Shazam per vestire i panni di Capitan Marvel, circa nel 1200 a.C. per la precisione, fu scelto un altro campione a difesa della Terra: Teth-Adam. Col nome di Mighty Adam, condivideva gli stessi poteri di Capitan Marvel, prendendo però i poteri da divinità egizie, ma a dispetto delle buone intenzioni del Mago, Teth-Adam venne corrotto dal potere e divenne così uno dei villain più pericolosi dell'intero Universo DC: Black Adam.


Black Adam nasce nel 1945 sulle pagine di Marvel Family, testata interamente dedicata a Capitan Marvel e  la "Famiglia Marvel" composta da Mary Marvel, Captain Marvel Jr. e Uncle Marvel, e come questi edita dalla defunta Fawcett Comics, che in futuro andrà a far parte della DC Comics, dopo una lunga causa legale tra queste dovute al copyright della National Comics (l'allora nome della DC) su Superman, sulla quale l'eroe della Fawcett ne ricopiava l'aspetto.

Black Adam sin dall'inizio nasce per essere la nemesi di Shazam, ma in tempi moderni è stato introdotto come uno dei villain più potenti dell'Universo DC, passando anche ad avere una figura di anti-eroe. La storia sul suo passato, grosso modo, coincide con le versioni sia della Fawcett Comics che della DC: Teth-Adam, figlio del Faraone Ramses, venne scelto dal Mago Shazam per essere il protettore della Terra donandogli i poteri che vanno a richiamare le abilità di antichi déi. Così come Billy Batson, Teth-Adam si trasforma semplicemente pronunciando la parola SHAZAM, andando a richiamare la resistenza di Shu, la velocità di Heru, la forza di Amon, la saggezza di Zehuti, la potenza di Aton e il coraggio di Mehen. Sebbene le origini del personaggio risultino invariate nel tempo e a seguito delle Crisi, è bene comunque distinguere il ruolo che ha avuto nelle sue due incarnazioni principali.

Fawcett Comics: Marvel Family
Come già detto, inizialmente Black Adam rappresentava il Mago Shazam, ma corrotto dal potere, decise di sottomettere l'umanità, piuttosto che servirla.
Uccise quindi il Faraone e si impossessò del trono dando inizio ad una vera e propria dittatura; il Mago, contrariato, lo affrontò e lo spedì nello spazio profondo, molto lontano dalla Terra. Nel frattempo, millenni dopo, il Mago decise di riprovare l'esperimento compiuto su Teth-Adam, ma stavolta scelse un ragazzino, in quanto ancora con il cuore puro ispirato al bene, e successivamente andò a formare la cosiddetta Marvel Family, composta dalla gemella di Billy, Mary Marvel, Zio Marvel e Captain Marvel Jr.. Nel frattempo, Black Adam riuscì a tornare sulla Terra, esattamente 5000 anni dopo, dove scoprì dell'esistenza dei vari Capitan Marvel, e deciso a vendicarsi del Mago, li affrontò in battaglia. I poteri dei quattro insieme eguagliavano quelli di Black Adam, rendendo lo scontro impari, fino a che, grazie ad un inganno di Zio Marvel, questi pronunciò il nome del Mago ritrasformandosi in essere umano, con la conseguenza, però, di venire trasformato in polvere: avendo trascorso 5000 anni come Black Adam per tornare sulla Terra, il suo corpo invecchiò all'istante e morì. Tuttavia, non fu questa l'unica apparizione di Black Adam: il Dottor Sivana, storico villain della famiglia Marvel, riuscì a riportarlo in vita. Stavolta Black Adam poteva anche pronunciare la parola magica senza dover morire, rivelandosi un temibile avversario.

DC Comics: era moderna. Black Adam, dittatore ed anti-eroe
Negli anni '70, i diritti della Fawcett Comics andarono alla DC Comics, dove si ebbe modo, tempo dopo, di riscrivere il personaggio e mettere appunto a dei piccoli accorgimenti. Innanzitutto, partendo dal presupposto che il Mago Shazam, così come gli ha dato i poteri potrebbe benissimo riprenderseli, stavolta viene spiegato di come la figlia del Mago, Blaze, organizzò un inganno a discapito del Mago stringendo un accordo con il dio Seth: pronunciando la parola "Shazam" ora richiama i poteri di déi egizi, ma non sono assolutamente collegati a quelli del Mago. Inoltre, Teth-Adam si presenta come una persona benevole, scelta proprio dal Mago per il suo senso morale e di giustizia, e di fatti, durante il suo periodo come Mighty Adam egli protegge la sua patria, il Khandaq, al meglio delle sue capacità, andandosi ad affiancare anche un altro campione egizio: Nabu (colui che imprigiona il suo potere nell'elmo del Dottor Fate). Durante il suo ruolo di protettore, che lo vede costretto ad allontanarsi da sua moglie Shiruta e i figli Gon e Hurut, questi vengono uccisi da Akh-ton (il primo Metamorpho della storia), causando le ire di Adam, che alleandosi con il Principe Khufu (colui che diverrà Hawkman, dando inizio alla famosa maledizione), riesce a trovarlo e poi ucciderlo. In seguito, deciso a sistemare le cose, si auto-proclama governante del Khandaq dove inizia una vera e propria dittatura, e il Mago Shazam, convinto che questo sia dovuto a causa dell'inganno di Blaze che ne ha corrotto i poteri, decide di fermarlo. Impossibilitato a togliergli i poteri, tutto ciò che può fare è rinchiudere la sua anima all'interno di uno scarabeo di enorme potenza magica grazie ad un potente incantesimo. Il corpo di Teth-Adam viene poi seppellito all'interno della tomba di Ramses II con il suo scarabeo, con la speranza che questi non possano venire mai più ritrovati.

Anni dopo, il discendente di Teth-Adam, Theo, trova la tomba di Ramses II insieme a C.C. e Marilyn Batson, i genitori di Billy e Mary, i quali vengono in possesso dello scarabeo in cui è rinchiusa l'anima di Black Adam. Theo, ossessionato dall'artefatto, uccide i due, e se ne impossessa, lasciando poi l'Egitto per andarsene in America, dove prosegue i suoi studi riguardo l'artefatto, ma senza ottenere risultati. È solo qualche anno dopo che, con la prima apparizione di Capitan Marvel, Theo Adam arriva al segreto: riconoscendo il simbolo sul petto dell'eroe identico a quello ritrovato nella tomba di Ramses II, e riconoscendo i lineamenti somiglianti a quelli di C.C. Batson, decide di seguire Billy arrivando a scoprire la sua identità, e la parola magica per trasformarsi in Black Adam. Theo, grazie allo scarabeo, pronunciando la parola magica, si trasforma e affronta Capitan Marvel, ma perde dopo che questi lo fa arrabbiare rivelandogli di essere l'assassino dei suoi genitori; spinto dalla collera, Billy lo sconfigge strappandogli lo scarabeo (fonte dei suoi poteri), ma tuttavia quando un palazzo gli sta per cadere addosso, lo salva. In seguito, lo porta al cospetto del Mago che gli porta via la voce impedendogli di accedere nuovamente ai suoi poteri. Tuttavia questa soluzione è temporanea: Blaze fa il suo ritorno e gli restituisce i poteri e la memoria di Teth-Adam. Black Adam però decide di andar via dalla Terra passando gran parte del suo tempo nello spazio.

Successivamente, Black Adam fa il suo ritorno e si unisce alla Justice Society of America, sotto l'occhio vigile di Capitan Marvel, che nonostante Adam dica di essere una persona diversa da Theo Adam, decide di non fidarsi. Durante la sua militanza nella JSA, si dimostra dedito agli ideali di giustizia, anche se i suoi metodi non sono in linea con quelli degli altri membri che di fatto continuano a non vederlo di buon occhio. L'alleanza si conclude quando Adam si unisce alla Injustice Society, anche se questi si giustifica dicendo che è solo per proteggere il Khandaq, la sua terra. A dimostrazione delle sue azioni, quando lo Spettro decide di attaccare tutti gli esseri magici durante Day of Vengeance causa la morte di Atom Smasher, Adam lo rianima con il suo fulmine.


A seguito di Crisi Infinita, il personaggio di Black Adam prende una piega più profonda, consolidando maggiormente il suo ruolo di anti-eroe nel settimanale 52, forse la testata che ha più di tutte aiutato ad accrescere maggiormente la fama e il carisma di Black Adam. Qui viene raccontato di come l'Intergang offre  a Black Adam una donna, Adrianna Tomaz, da offrire come un sacrificio a suo piacimento in cambio che questi disponga il Khandaq come base per le loro attività malavitose. Black Adam rifiuta uccidendo i membri dell'Intergang e decide di aiutare la povera donna rapita, offrendole i poteri della déa Isis, prendendola poi in moglie. In seguito, libera anche il fratello di lei, donandogli parte dei suoi poteri facendolo diventare l'eroe conosciuto come Osiris. Black Adam ritrova quindi una famiglia, con Isis che esercita un potere influente su di lui, e grazie ad essa riesce a governare il Khandaq facendola fiorire fino a diventare una grande nazione. Tuttavia, il periodo di pace arriva a durare poco: nel frattempo, Osiris fa amicizia con un coccodrillo parlante di nome Sobek, che entra a far parte della famiglia di Black Adam, ma questi altri non è che uno dei quattro Cavalieri dell'Apocalisse, Fame, che di fatto uccide Isis divorandola. Adam lo uccide spaccandogli la mascella.
La morte di Isis causa una rapida discesa al Khandaq, che priva dei poteri della sua déa, perde i suoi racconti, e ciò consuma Black Adam dal dolore che parte alla ricerca dei responsabili. Si reca quindi in Byalia, dove si trova uno dei Cavalieri, Morte, e lo sconfigge, ma non contento, distrugge l'intera nazione, uccidendo ogni uomo, donna o bambino che si trova davanti, e sterilizzando le sue terre. Continua quindi la sua ricerca agli altri Cavalieri, lasciandosi dietro una scia di morte e distruzione che dà vita all'evento conosciuto come World War III, dove Adam affronta ogni singolo supereroe e gruppo dell'Universo DC riuscendo a vincerli e risultare inarrestabile. Solo una dura lotta contro Capitan Marvel, aiutato da un incantesimo di Zatanna riesce a fermarlo: quando gli déi egizi si rifiutano di togliere i poteri a Black Adam, Capitan Marvel decide di radunare tutti gli esseri magici per fermarlo, e quando questo urla la parola "SHAZAM" contro di lui trasformandolo nella sua forma umana, l'incantesimo di Zatanna fa il suo effetto, arrivando a cambiargli la parola magica per accedere ai suoi poteri. Costretto alla sua forma umana, Teth-Adam parte alla ricerca attraverso il mondo mistico per scoprire la nuova parola magica, ma senza successo.  Impossibilitato a far ritornare i suoi poteri, prova a far resuscitare la sua amata Isis ma senza successo. Nemmeno la Fossa di Lazzaro è di aiuto, e poco a poco Teth-Adam arriva ad arrendersi. Giunto a Fawcett City, arriva a riottenere i suoi poteri e tornare come Black Adam in un modo alquanto bizzarro: del tutto casualmente, scopre che la nuova parola magica è "Chocolate Ice Cream Egg".

In seguito, Black Adam appare tra le pagine di Countdown dove ha un breve confronto con Mary Marvel, mostrandosi ancora affranto per la scomparsa di Isis. A seguito del reboot dei Nuovi 52, Black Adam riappare facendo un po' un ritorno alle origini, questa volta con un nuovo look. Essendo non ancora pubblicate le storie di Shazam sui Nuovi 52 (le quali sono allegate come back-up stories su Justice League), le sue origini e il suo nuovo ruolo sono ancora ignote, l'unica cosa che appare quasi certa è che ricoprirà un ruolo fondamentale all'interno del prossimo crossover che coinvolgerà l'intero Universo DC: Trinity War.

 

Injustice: Recensione

Ci risiamo. Torniamo un'altra volta a parlare di Injustice: Gods Among Us, ma dopo averne parlato tutto sommato in modo generico in un post precedente (dove potete trovare anche il fumetto che ne fa da prequel in lingua italiana), è giunta l'ora di recensirlo, dando un'occhiata più specifica al roster, al gameplay, alle supermove e ultimo ma non per importanza, allo story mode. Chiaramente, non mi cimenterò come recensore di videogame, ma in primis da fan del DC Universe.


L'attesa per questo videogame è stata lunghissima, quasi un anno, e sono felicissimo di dire che questa è stata ben ripagata. Un roster decisamente vario, 24 personaggi, ognuno diverso dall'altro e che offrono esperienze uniche di gioco, a partire dalla character trait per finire alle super moves. Un gameplay acclamato ma anche contestato per la sua semplicità, semplice per chi non mastica bene i picchiaduro. Molto simile a Mortal Kombat, le combo sono accessibili tramite una determinata sequenza di tasti, la cui difficoltà varia da personaggio a personaggio, che arrivano ad allungarsi attraverso l'utilizzo delle mosse speciali, le quali a loro volta possono essere potenziate utilizzando la barra in basso. Inutile dire che, per fare ciò, bisogna saper padroneggiare bene le mosse.

Padroneggiare un personaggio non è molto difficile. Io ci sono riuscito con Catwoman, personaggio veloce che conta moltissimo sui combattimenti ravvicinati, e con Flash che sebbene possegga meno colpi speciali, è molto facile da usare, sfruttando la sua velocità che permette di eseguire più colpi da rimbalzo. Personaggi come Batman o Sinestro invece si rivelano molto semplici da usare, soprattutto il Cavaliere Oscuro, ma già rappresentano un livello un po' più avanzato di destrezza, al contrario di personaggi più fluidi come la gatta e Deathstroke. Lanterna Verde ed Hawkgirl, purtroppo, almeno per me sono dei personaggi già più difficili da utilizzare, ma comunque il tutto rimane soggettivo, in quanto è il giocatore che deve prediligere la tecnica di gioco, e su questo aspetto, Injustice è molto aperto a qualsiasi tipo di giocatore, compreso il più "n00b". Infine, ci sono le super moves, che grosso modo abbiamo potuto vedere grazie ai 'millemila' filmati di trailer e Battle Arena varie, ma che una volta giocato risultano molto più divertenti. Per eseguire una Super Move, bisogna riempire la barra posta sotto allo schermo, barra che, come già detto, serve anche per potenziare un attacco o una combo, facendo in modo che questa non venga utilizzata solo per eseguire le sopra citate super. Di fatti, una volta presa la mano col gioco, non per forza ogni scontro può avere bisogno di una super move, salvo se questa non la si voglia tenere da parte volutamente, e ciò nonostante la spettacolarità dell'incontro, che sia con o senza super, o senza transizione di livello, rimane intatta, fornendo una vera e propria esperienza di gioco divertente. Nonostante sia un nabbo totale in videogame soprattutto coi picchiaduro, sono da lunghissimo tempo fan della saga di Mortal Kombat, e per quanto mi riguarda, mettendo a confronto i due titoli, non solo c'è proprio un vero distacco totale (sebbene molte animazioni e mosse risultino uguali ai personaggi di MK) ma la caratteristica di "competitività" di MK va a sostituirsi con una più incentrata sul divertimento, in un certo senso. Poco importa se Batman non potrebbe mai lanciare Superman in aria o che Freccia Verde non possa sopravvivere allo spazio aperto dopo un pugno potentissimo: l'obiettivo di Injustice è quello di darci un'esperienza di gioco divertente, e ci riesce alla grande. Ancora più divertenti sono le interazioni tra i personaggi durante le 'wager', i quali vede i vari personaggi cimentarsi in dei botta e risposta talvolta casuali, ma personalizzate per una buona parte di combinazione tra personaggi; se per esempio assisteremo ad uno scontro tra Flash e Killer Frost, durante la wager quest'ultima dirà "Conosco le tue debolezze" mentre Flash risponderà "La torta al cioccolato?", e così via per un indeterminato numero di combinazioni e frasi possibili.

Infine, ci sono le missioni dello S.T.A.R. Labs, modalità principale del gioco a tutti gli effetti vista la longevità che porta al gioco.. e che fa letteralmente scendere i santi dal Paradiso, visti gli obiettivi richiesti che vanno ai limiti dell'assurdo! Missioni che, sebbene alcune risultino difficili, altre sono divertenti, come la missione di Catwoman che ci vede nei panni del suo gatto Isis introdursi nel museo di Metropolis di nascosto, per citarne una.

Detto tutto ciò, le note negative sono: troppi 'bat-personaggi' (i quali arrivano a quota 5, se vogliamo considerare Nightwing come membro dei Giovani Titani), a difficoltà maggiori risulta impossibile contrattaccare avversari che letteralmente non ci lasciano respirare, e la mancanza del tasto blocca. Forse a NetherRealm pensavano che premere semplicemente verso la direzione opposta del personaggio fosse davvero più facile, ma io proprio non ci riesco!

E dopo uno sguardo in generale al gioco, passiamo al piatto forte: la storia. Per chi non l'avesse ancora finita, attenzione agli spoiler!

Ritorno al Multiverso
Come premesso nel fumetto di Injustice, il gioco si svolge in un Universo dove Joker ha drogato Superman con il gas di Spaventapasseri, facendogli uccidere Lois Lane (scambiata per Doomsday) e il loro bambino che aveva in grembo e insieme a loro tutta Metropolis, grazie ad una bomba il cui detonatore era stato chirurgicamente inserito nel cuore di Lois Lane, sempre per mano del clown. Questi eventi scaturiscono una serie di avvenimenti che portano Superman a uccidere Joker, per poi arrivare a governare il mondo intero con lo scopo di portare la pace, spaventando i suoi compagni che si vedono costretti a seguirlo, mentre ad alcuni (come Hawkgirl ed alcuni criminali) viene fatto un 'programma di rieducazione forzata'. Il Batman di questo Universo è l'unico ad affrontarlo, insieme ad un Lex Luthor che non è mai stato un criminale, bensì amico dell'Uomo d'Acciaio sin dall'inizio, che fa il doppio gioco all'insaputa di Superman. I due trasportano alcuni eroi da un altro Universo con lo scopo di farsi aiutare per porre fine al Regime di Superman, ma i suoi piani non andranno come previsto, da che le sue forze scopriranno la presenza degli altri eroi e riusciranno a fermarlo. Solo l'arrivo del Superman 'buono' dall'altro Universo riuscirà a porre fine al suo regno di terrore.

Prima di correre ai giudizi affrettati, sebbene sembri che il concetto degli universi paralleli sia trito e ritrito, questa scelta non risulta affatto insensata, in quanto è risaputo che il Multiverso è un elemento fondamentale all'interno del DC Universe, tra l'altro protagonista di numerose Crisi, senza contare che il concept della storia stessa si rifà ad un episodio della serie animata Justice League denominata A Better World. In quell'episodio, in un altro universo, Superman uccide Lex Luthor e insieme ai suoi "Justice Lords" decide di governare il mondo; successivamente scoprono dell'esistenza della Terra dove risiedono i componenti originali della serie e decidono di andarla a conquistare. Ovviamente, con i dovuti accorgimenti, è proprio su queste basi che si sviluppa la trama di Injustice.

Ora, andiamo ad analizzare bene la storia. In un primo momento, tutto ci può risultare scorrere troppo velocemente tanto da far sembrare che ci sia una pecca nella narrazione, un elemento psicologico mancante a tutto questo. Ma non è così. Il tutto non si riduce a "Superman è diventato cattivo, tutti lo seguono, e Batman vuole salvare il mondo", ma a ben altro: innanzitutto, le vere ragioni di Superman che lo spingono a reagire in questo modo. Lois e il suo bambino sono morti e Metropolis è andata distrutta per causa sua, dopo essere stato drogato da un pazzo che aveva già causato innumerevoli morti in passato, e che ciò nonostante è ancora a piede libero.
Per la prima volta si è sentito fuori controllo e impotente, e il suo disprezzo per il male ha offuscato la sua visione di giustizia. Passando ai suoi alleati, si sa: nell'Universo DC, Superman è un punto di riferimento per tutti gli eroi, è lui che li rimette in riga, è lui a ricordare a tutti che bisogna combattere contro le ingiustizie e rialzarsi da soli e combattere fino allo stremo delle proprie forze, per poi vincere. I suoi superpoteri non sono la super-vista, il volo e via dicendo, ma la sua abilità di dare speranza all'umanità. Una volta spezzato Superman, è normale per gli altri seguirlo e cedere alla paura, e ne è a dimostrazione Hal Jordan, che decide di abbandonare il colore verde della volontà per quello giallo della paura (sensato anche l'inserimento di Sinestro all'interno del Regime di Superman), oppure Shazam e Flash, entrambi dalla parte di Superman perché fiduciosi nelle sue azioni, ma in seguito spaventati dopo che questi ha ucciso Oliver Queen senza battere ciglio. E Wonder Woman? Semplicemente condivide la sua visione e il disprezzo verso il male del mondo degli uomini, e in questo Universo è innamorata di Superman. Nulla è mancato nella caratterizzazione della storia, le alleanze hanno senso e la caratterizzazione dei personaggi è fedelissima ai fumetti; basti pensare alla personalità di Flash messa in mostra maggiormente nel capitolo a lui dedicato, dove tra l'altro non viene neanche dimenticata l'amicizia tra lui e Hal, oppure il discorso di Wonder Woman alle Amazzoni. Inoltre, non viene tralasciato nessun elemento caratteristico del DC Universe: se in un primo momento quando i supereroi rimasti nel loro Universo cercavano un modo per andare nell'Universo del Regime ho ricordato a me stesso della Piattaforma Cosmica di Flash, ecco che qualche scena dopo non solo la nominano, ma viene anche mostrata! E cos'altro aggiungere? Nemmeno i colpi di scena mancano, a partire dalla rivelazione dell'identità di Nightwing (anch'essa sensata) e dalla scena shock tra Superman e Shazam, all'apertura del capitolo di Flash.

Cosa manca allo story mode? Niente, assolutamente niente. Ovviamente, trovandoci in un picchiaduro, è normale che i personaggi arrivino a lottare anche in maniera a volte sensata (cosa risentita maggiormente, a mio avviso, solo nel capitolo di Freccia Verde), e i minigiochi inseriti in alcuni livelli, risultano anche godibili. Le animazioni sono stupende, e devo dire che mi sono ritrovato molto in contrasto con parecchi recensori che l'hanno criticata; non ricordo che in Mortal Kombat esse erano così ben curate, mostrando fondali nemmeno presenti tra le arene di gioco fatte veramente bene, e intere sequenze di combattimento a dir poco eccellenti - nel capitolo di Aquaman e in quello di Wonder Woman, per esempio, le sequenze sono magnifiche! Inoltre, la trama è scorrevole, un vero e proprio film, che non si ferma solo al cammino dell'eroe protagonista del capitolo, ma narra gli interi avvenimenti della storia. Il tutto si riduce comunque a solamente tre ore di gioco, con un numero di capitoli inferiore a quelli di Mortal Kombat, ma come già detto non è questo che influenza la longevità del gioco stesso, e sommando la qualità delle animazioni, la narrazione e la fedeltà dei personaggi alle loro controparti cartacee (e animate), ci troviamo di fronte ad un capolavoro vero e proprio. Una storia ben fatta, che scontenterà solamente chi ha fin troppe pretese.


Non sono assolutamente un intenditore di videogames, quindi mi asterrò da commenti più tecnici riguardanti gameplay e grafica. L'unico voto che darò è dettato semplicemente da un fan del DC Universe che finalmente ha avuto modo di giocare con i suoi personaggi preferiti all'interno di una trama veramente ben sviluppata e curata nei minimi dettagli, senza dimenticarci del cast di doppiatori eccellente, trattandosi delle voci originali direttamente dalle serie animate... eccetto Richard Epcar, che ciò nonostante merita veramente le lodi per la sua bravura nel riuscire a caratterizzare al meglio la voce del Joker.
Voto: 10/10
 

Secret Files: Solomon Grundy

Solomon Grundy altri non è che una filastrocca per bambini del XIX secolo di James Halliwell-Phillips, e sulla quale si ispira il nome di uno dei più longevi villain del DC Universe. Cyrus Gold, vero nome appunto di Solomon Grundy, vero e proprio zombie risorto grazie alla Palude del Massacro (Slaughter Swamp), prende 'in prestito' il suo nome proprio dopo aver ascoltato questa filastrocca una volta risorto. Ci troviamo davanti ad un personaggio versatile, del tutto immortale in quanto in grado di risorgere ogni qual volta che viene ucciso assumendo un atteggiamento ogni volta diverso, passando da furia malvagia e distruttiva, ad un essere pacifico e calmo fino a diventare occasionalmente un eroe.



Solomon Grundy
Nato di lunedì, battezzato di martedì,
sposato di mercoledì, ammalatosi di giovedì,
peggiorato di venerdì, morto di sabato, sepolto di domenica.
È questa la fine di Solomon Grundy?

Il personaggio di Grundy nasce nel 1944 sulle pagine di All-American Comics come villain di Lanterna Verde della Golden Age, Alan Scott. Presentato come un mostro privo di intelletto capace solo di portare distruzione, Grundy in realtà è un personaggio più complesso di così, che andrebbe analizzato a fondo per poter comprendere la sua vera natura.

Le origini di Cyrus Gold, tuttavia, sono svariate, ma tutte hanno degli elementi in comune: è vissuto nel XIX secolo, viveva a Gotham City, una volta morto fu buttato nelle Slaughter Swamp che lo riportò in vita sotto forma di mostro. Il DC Database ci aiuta a scoprire le varie versioni della sua morte e rinascita:

 Le origini più comunemente sfruttate sono quelle che vedono Cyrus Gold come un ricco commerciante che per ragioni non spiegate, fu ucciso e buttato nella Palude e risorto 50 anni dopo.
 Un'altra versione vede Cyrus Gold venire ucciso da un magnaccia il quale lo intimò di pagare il suo debito con una prostituta che dichiarava di essere incinta di lui.
 Un'altra versione si ricollega alla prima e alle origini di Swamp Thing: il Parlamento degli Alberi scelsero Gold come rappresentante del Verde, ma il rituale fallì in quanto il rituale prevedeva che la vittima scelta sarebbe dovuto morire avvolto dalle fiamme, e questo rese Grundy un ibrido imperfetto non completamente legato al Verde.

Inizialmente, essendo un personaggio della Golden Age, Grundy viveva su Terra-2 dove affrontava il suo acerrimo nemico Lanterna Verde e la Justice Society, fin quando nel 1978 il personaggio debuttò anche su Terra-1 nelle pagine di Superman, con un background differente ma ricollegabile al Grundy originale. Durante uno scontro con il Parassita, quest'ultimo si rifugia nelle fogne dove trova della melma appartenente al Solomon Grundy di Terra-2, precedentemente invasore di Terra-1 durante un crossover tra la JLA e la Justice Society. Il Parassita la ingerisce e si trasforma in una versione più forte e selvaggia di Grundy, il quale inizia ad affrontare Superman numerose volte, arrivando anche a creare dei cloni di sé stesso, fin quando durante un team-up con Swamp Thing riesce definitivamente a fermarlo. Dopo questa fugace apparizione, la Crisi sulle Terre Infinite cancella questa versione di Grundy integrando alla continuity la versione della Golden Age.

Nella nuova versione canonica, Grundy appare a Gotham City negli anni '50 dove affronta svariate volte la Lanterna Verde Alan Scott, fino a sparire per parecchi anni rifugiandosi nelle fogne, dove di fatti anche Batman arriva a farne la conoscenza. Ma le sue apparizioni non si limitano a Gotham e ad affrontare Batman, in quanto fa anche delle fugaci apparizioni contro Superman, Starman e Freccia Verde. Come già detto, Grundy ad ogni sua morte è capace di risorgere, e ogni volta che lo fa la sua personalità cambia; cambiamenti significativi, che lo hanno differenziato dalla sua classica caratterizzazione selvaggia, sono nelle pagine di Starman, dove si sacrifica per salvare l'eroe da una versione bambina di sé stesso, oppure ancora una volta contro Starman dove arriva ad essere una creatura più intelligente anche se di nuovo malvagia, o addirittura nelle pagine di Justice League of America dove arriva ad essere non solo dotato di intelligenza, ma anche più 'civilizzato' presentando un look addirittura sofisticato. Ciò nonostante, la sua attitudine selvaggia sembra essere la preferita dagli autori, che di fatti mantiene anche nelle successive incarnazioni, mantenendo però intatte quelle precedenti, in quanto la caratteristica principale di Grundy è proprio la sua versatilità.



Solomon Grundy si conferma come personaggio di successo, grazie alle sue svariate apparizioni in diverse testate di successo, o anche solamente facendo qualche apparizione in grandi storie come Kingdome Come e The Dark Knight Returns. Importanti anche i suoi inserimenti in serie TV come Justice League e Batman: The Brave and the Bold, e videogames del calibro di Batman: Arkham City e Injustice: Gods Among Us. Successo che viene ancora di più messo in risalto quando gli si viene dedicato uno speciale collegato a La Notte Più Profonda, che spiana la strada ad una mini-serie di 7 numeri incentrata completamente su di lui. Seguendo l'ordine degli avvenimenti, viene narrata una storia legata a Cyrus Gold che si risveglia nella Palude completamente coscienzioso del suo passato. Il suo cammino è attorniato da uccisioni insensate, durante la quale inizia ad avere dei flashback di quando era Solomon Grundy; braccato dalla polizia, che arriva a sparargli facendogli scoprire di non aver perso la sua immortalità, si rifugia nelle fogne per poi fare capo al cimitero dove abbraccia la sua tomba. Qui incontra lo Straniero Fantasma che decide di sfruttare la situazione per poterlo salvare prima che la Notte Più Profonda inizi, in quanto una volta dotato dell'anello, la sua anima e il suo corpo si divideranno e Cyrus troverà il suo destino all'inferno. Con l'ulteriore aiuto di Alan Scott, i tre iniziano una ricerca per scoprire l'assassino di Cyrus Gold per poi poterlo perdonare, in modo tale da poter redimere la sua anima. Tuttavia, Cyrus Gold scopre che è stato lui stesso l'artefice della sua stessa morte, in quanto si è suicidato gettandosi nella Palude. Incapace di perdonare sé stesso per il gesto compiuto, la sua anima non viene liberata, e un anello nero prende il possesso del suo corpo. La Lanterna Nera Solomon Grundy affronta Bizarro, il quale per sconfiggerlo lo getta attraverso il sole, distruggendo il suo corpo. Con il suo corpo distrutto e la sua anima all'inferno, la maledizione di Grundy sembra conclusa, anche se Cyrus Gold non è riuscito a trovare la pace.


Questa è la storia di Solomon Grundy, personaggio presente nell'Universo DC quasi dall'inizio, e che anche con il reboot continua a vivere nei Nuovi 52 su Terra-2, questa volta rappresentante del Grigio e tornato ad essere la nemesi di Alan Scott. La sua forza, capace di tenere testa anche a Superman, è sempre stato il suo punto più interessante, tanto che più di una volta è stato appositamente caratterizzato come l'Hulk della Marvel (giusto perché i fan volevano da sempre vedere uno scontro tra lui e Superman), e non a caso è proprio con Hulk che si 'fonde' nell'universo Amalgam, dando vita a Skulk nelle pagine di Doctor Strangefate.

Come detto in apertura, il personaggio di Grundy è molto più complesso di come appaia. Che sia il classico villain che spacca tutto e viene preso a pugni dall'eroe di turno oppure un sofisticato signore del crimine, non è importante quante volte il suo atteggiamento cambi. Un personaggio facilmente versatile come Grundy è quasi raro, se non unico, il ché lo rende un personaggio immortale, sotto ogni aspetto, e che nonostante possa morire svariate volte, saremo sempre sicuri che prima o poi possa tornare e rendersi partecipe di storie interessanti e avvincenti.

 

Secret Files: I Nemici di Freccia Verde

Ogni buon supereroe che si rispetti ha un determinato numero di villains che cercano ogni volta di mettergli i bastoni tra le ruote, oppure semplicemente le loro strade s'incrociano di continuo. Batman ha i pazzi di Arkham, Superman ha il Giocattolaio e il Parassita, Wonder Woman ha Cheetah, Lanterna Verde ha Mano Nera, Flash ha Capitan Cold... insomma ci siamo capiti. Al fianco dei soliti nemici, poi, spicca sempre la nemesi, il nemico numero 1, il Joker o il Lex Luthor della situazione. Non si può essere un vero supereroe se non si ha da combattere uno svariato numero di cattivi che muoiono dalla voglia di vedere il loro nemico morto. Ma se ogni eroe è contraddistinto proprio dai suoi nemici, ce n'è uno che non può certo vantarsi di avere tanta gente che vuole ucciderlo: sto parlando di Freccia Verde, il quale non si può certo dire goda di una galleria di villain molto nota. Abituato ad affrontare criminali di strada, e occasionalmente cellule terroristiche, nei suoi 72 anni di vita editoriale rispetto ad altri eroi ha visto affrontare meno nemici carismastici, poco propensi a rimanere tra le pagine delle sue storie. E qui entro in scena io, che vi porterò a fare la conoscenza di Merlyn, Shado e del Conte Vertigo.


Deathstroke, Deadshot, Cheshire, Killer Frost, Ra's Al Ghul sono solo alcuni dei nomi di villain legati ad altri supereroi ma che almeno una volta hanno affrontato l'Arciere di Smeraldo, da una parte per espandere l'Universo DC, dall'altra perché è sempre stato difficoltoso affiancare a Freccia Verde nemici di un certo livello. Spesso ha dovuto affrontare nemici bizzarri come Rainbow Archer, Duke of Oil, Dark Arrow (che altro non è che il villain Everyman con le sembianze di Freccia Verde) e Onomatopoeia, quest'ultimo creato dal regista Kevin Smith durante la sua gestione di Freccia Verde nel 2002. Nemici di un certo spessore, però, hanno avuto vita breve e durante la gestione della testata Freccia Verde/Black Canary, come Cupid e Constantine Drakon, ma di quelli che possono definirsi storici e di più successo sono due: Merlyn e Shado. Discorso un po' differente è il Conte Vertigo, concepito principalmente come villain per la Justice League finito con il diventare più presente nelle storie dell'Arciere di Smeraldo.

Werner Vertigo l'avrete sicuramente conosciuto nella serie Arrow, dove viene presentato come uno spacciatore un po' (troppo) eccentrico che ha inventato una droga tutta sua: il Vertigo. Nei fumetti, invece, il Conte Vertigo è l'ultimo discendente di una famiglia regnante in una piccola nazione dell'Europa dell'est: Vlatva, strappatagli via dai Sovietici durante la Guerra. Dotato di un dispositivo elettronico piantato sulla sua tempia che lo rende capace di mandare degli ultrasuoni che alterano l'equilibrio dei suoi nemici, assume l'identità del Conte Vertigo e pianifica di riprendersi la sua nazione. Ovviamente, ci pensa la Justice League a fermarlo, mentre successivamente si fanno più insistenti le sue apparizioni nelle pagine di Freccia Verde per poi diventare un membro della Suicide Squad. Durante quel periodo, la sua aura di pericolosità viene messa in risalto più volte, arrivando al punto di rischiare la morte per mano di Deadshot, da anni capitano della task force. Scaduto il suo tempo all'interno della Squadra Suicida, Vertigo ritorna a Vlatva con l'intenzione di riprenderne il controllo, scatenando così una guerra con il suo Governo, ma si trova di fronte Lo Spettro, che inorridito dallo scempio compiuto dal Conte, distrugge l'intera nazione lasciando solo Vertigo e il Presidente di Vlatva in vita. Successivamente ritorna in America, dove incontra nuovamente il suo vecchio nemico Freccia Verde che lo convince a intraprendere una strada differente da quella del villain, lasciando i suoi desideri di vendetta alle spalle. Tuttavia, il Conte Vertigo si unisce ugualmente alla Injustice Society di Lex Luthor prima, per poi entrare a far parte in pianta stabile nell'organizzazione Checkmate.

Arthur King, meglio conosciuto come Merlyn, è la vera e propria nemesi di Oliver Queen. Imbattibile arciere, ha sconfitto più di una volta Freccia Verde al suo stesso gioco. Non solo, a dimostrare la sua pericolosità ne è testimone il fatto che fa parte della Lega degli Assassini, dove è in stretti rapporti con la figlia di Ra's Al Ghul, Talia. Conosciuto con il nome "Merlyn the Magician", Oliver Queen ne aveva da sempre sentito parlare, ma non lo ha mai incontrato fin quando un giorno, lo stesso Merlyn si mette in contatto con Oliver sfidandolo ad un duello dove lo batte con molta facilità, ma la vera rivalità tra i due nasce quando Merlyn viene incaricato di uccidere Batman, venendo poi fermato da Freccia Verde. I due, però, non hanno modo di incrociare le strade molto spesso, se non sporadicamente in quanto Merlyn si trova molto occupato con la Lega degli Assassini. Tuttavia, quando Black Canary salva Sin, una bambina destinata a diventare la nuova Lady Shiva, da Talia Al Ghul, Merlyn e Oliver hanno nuovamente occasione di scontrarsi. I loro scontri sono sempre molto bilanciati, ma è abbastanza ovvio di come Merlyn padroneggi arco e frecce molto meglio rispetto al milionario di Star City.

Shado è forse uno dei personaggi più particolari mai apparsi nelle pagine di Freccia Verde. Ha fatto il debutto sulla fortunatissima serie The Longbow Hunters, dove ci viene sin da subito rivelate le sue origini. Suo padre, un membro della Yakuza, fu mandato in America con una grande quantità d'oro per permettere di espandere l'impero criminale negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma quando questa finì fu catturato dai soldati americani che lo torturarono in modo tale da farsi dire dove avesse nascosto l'oro, ma non parlò. Anni dopo, gli stessi soldati decisero di ritornare dal vecchio minacciando sua moglie e sua figlia, Shado, il quale non volendo vedere la sua famiglia in pericolo, gli rivelò il posto. La piccola Shado assistette alla morte di entrambi i genitori: la madre morì a causa delle corde troppo strette con cui i soldati l'avevano legata, mentre il padre praticò il seppuku per aver tradito la Yakuza. Shado, logorata dal dolore, iniziò a praticare l'arte del Kyūdō, ovvero il tiro con l'arco. In età matura, Shado torna in America per compiere la sua vendetta contro coloro che causarono la morte dei suoi genitori. Una volta a Star City, per arrivare ad uno dei suoi obiettivi, si lascia dietro una scia di sangue che attira l'attenzione di Oliver Queen, il quale, dopo uno scontro iniziale, decide di aiutarla sperando di riuscire a impedirle di mietere ulteriori vittime innocenti. Black Canary viene poi rapita e torturata da uno spacciatore, che altri non è che uno dei bersagli di Shado; Oliver, pieno di rabbia, lo uccide, lasciando la vendetta di Shado insoddisfatta. Decide quindi di andar via da Star City per tornarsene in Giappone, dove viene presa di mira da un boss della Yakuza, che l'accusava di aver tradito la sua famiglia e la Yakuza per non aver ucciso i responsabili della morte dei suoi genitori, in quanto l'ultimo fu ucciso da Oliver Queen. Il suo sensei, tuttavia, riconoscendo le incredibili abilità di Shado, non vuole che questa muoia, e la salva dalla sua esecuzione. A quel punto, un altro dei nemici di Freccia Verde, l'agente corrotto della CIA Gregory Osborne, informa l'Arciere della posizione di Shado e della sua situazione, che decide così di partire al salvataggio. Nel frattempo, Shado uccide il boss della Yakuza e continua a fuggire, fin quando si imbatte finalmente in Oliver Queen, colpendolo con una freccia nel petto per sbaglio, dopo averlo scambiato per un nemico. Ollie viene comunque curato da Shado stessa, ma durante il suo periodo di riposo, assuefatto dai farmaci per attenuare il dolore e quindi praticamente incosciente, lei abusa di lui stuprandolo con il solo scopo di farsi mettere incinta.

Una volta ripreso, Oliver e Shado vengono braccati nuovamente dalla Yakuza, che sono venuti a sapere della loro posizione grazie ad un localizzatore posizionato nella faretra di Freccia Verde. Oliver è stato usato da Gregory Osborne per rintracciare Shado e scoprire dove fosse nascosto il famoso tesoro in possesso del padre, totalmente all'oscuro della CIA. I due fermano Osborne e la Yakuza, con il primo che viene consegnato alla giustizia da Freccia Verde. Ancora una volta Shado e Oliver si separano, e si incontrano solo qualche anno dopo con Shado che le presenta il loro bambino: Robert. Oliver decide comunque di non prendersene la responsabilità; tutto questo verrà a galla durante l'evento La Notte Più Profonda, e causerà il definitivo divorzio tra la storica coppia Oliver e Dinah/Black Canary.


Come abbiamo potuto constatare, Shado ha un ruolo molto particolare, rispetto ai classici villain, tanto da arrivare a chiedersi se i due siano nemici o alleati. Ciò si sposa molto bene con il personaggio di Oliver Queen, il quale a differenza di un altro supereroe che utilizza la sua identità pubblica per far credere di essere un playboy milionario, lui veste davvero questi panni, con o senza il costume. È proprio ciò che rende unico e particolare Freccia Verde: non ha una doppia identità, ed è quindi più semplice e significativo affiancarlo a figure femminili affascinanti e pericolose allo stesso tempo. Shado, se pur possiede un ruolo maggiore rispetto a tante altre villain, non è comunque né la prima né l'ultima ad aver ricoperto questo ruolo: da China White a Cupid (che potete vedere nelle immagini di sopra), sono tante le femme fatales ad aver ammaliato Freccia Verde... anche se, forse, non è che ci voglia molto.

La lista dei villain prosegue, se vogliamo tenere anche conto dei nuovi nemici apparsi finora sulle pagine di Freccia Verde nei Nuovi 52, ma per il momento ci fermiamo a queste che sono quelle più importanti. Come detto nell'introduzione, Freccia Verde non gode di molta popolarità per i suoi nemici, bensì nel personaggio stesso: buffone, spaccone, ironico, immaturo ma dannatamente eroico. La serie TV dedicatagli, Arrow, sta praticamente riscrivendo da capo il personaggio, rendendolo più cupo e facendogli affrontare i nemici più disparati, la maggior parte dei quali non è nemmeno dei suoi (Killer Moth/Garfield Logan ne è l'esempio), ma ha comunque tenuto conto delle sue nemesi principali, quelle di cui ho parlato in quest'articolo. Shado è stata l'ultima, ma esprimere un parere adesso sarebbe troppo maturo... tra tre settimane Arrow arriverà al suo season finale, e solo allora sarà il mio momento per dire la mia su questa serie che tanto sta appassionando anche chi non conosce il personaggio di Freccia Verde nei fumetti.

E in attesa che arrivi il fine di stagione di Arrow, una piccola parentesi su un'altra femme fatales affrontata da Oliver Queen... una che le è stata veramente fatale: Hyrax, vero nome di Veronica Dale, leader della cellula terroristica denominata Eden Corps ha spinto l'Arciere di Smeraldo ad un sacrificio immenso. Per salvare Metropolis dalla distruzione, Freccia Verde decide di disinnescare la bomba facendosi esplodere con essa...

 

DC Girls: Killer Frost

Continua la rubrica dedicata alle donne più toste dell'Universo DC, che oggi sarà incentrata su uno dei personaggi che forse proprio in Italia non gode di enorme popolarità, ma che comunque si può definire un altro personaggio dotato di gran carisma. Nata come villain del supereroe Firestorm, è il turno di parlare di Killer Frost - non a caso scelta proprio perché è l'ultima annunciata nel roster di Injustice: Gods Among Us. Se molti si sono chiesti chi sia, è arrivato il momento di scoprirlo insieme.


Diventato ormai un tormentone, è quasi ovvio ormai specificare che lo pseudonimo Killer Frost non è utilizzato soltanto da un personaggio, bensì due: Crystal FrostLouise Lincoln. Questa volta, però, ci troviamo di fronte ad un'eccezione: i due personaggi hanno un legame, e non sono distaccati né rappresentano due epoche differenti. Insomma, nessuna rivisitazione, se non dal punto di vista puramente 'estetico': se la prima Killer Frost, Crystal Frost, si presenta come una vera e propria "lady di ghiaccio" con dei lineamenti più raffinati, Louise Lincoln è molto più prorompente, sexy, senza perdere quel tocco di raffinatezza, ma decisamente molto più spaventosa che affascinante. Un'altra caratteristica che non hanno in comune, si tratta del carattere: la prima si presenta come una donna ormai sull'orlo della pazzia, mentre la seconda è una vera e propria furia, desiderosa di vendetta e di portare il caos. Decisamente due personaggi diversi, che rappresenta un raro caso dove c'è stato un vero e proprio passaggio del testimone, anche se forse la versione moderna, se pur affascinante dal punto di vista estetico, pecca di una caratterizzazione minore rispetto all'originale. Andiamo, dunque, a conoscere le due.

Crystal Frost
Crystal Frost è ancora una studente alla Hudson University, quando fa la conoscenza del suo professore Martin Stein, il creatore della matrice Firestorm, di cui si innamora. Crystal si dimostra abbastanza insistente nelle avance verso il professore, che però la respinge, provocando nella ragazza un dolore indescrivibile che arriverà poi a trasformarsi in un odio verso tutti gli uomini. I due, successivamente, si incrociano nuovamente, questa volta parecchi anni dopo, quando Frost diventa una vera e propria scienziata presso il centro scientifico Mohole situato nell'Artico. Finita per sbaglio intrappolata in una camera termica blindata, la sua pelle si modifica, così come la sua struttura fisica. Con la pelle ormai pallida, e la capacità di creare del ghiaccio semplicemente assorbendo l'aria calda dall'atmosfera, diventa Killer Frost.

L'incidente, oltre a conferirgli i poteri, arriva a danneggiare anche la sua mente, rendendola instabile. Il suo primo 'atto' da villain è quello di cercare vendetta nei confronti di Martin Stein uccidendolo, ma in quell'occasione, il professore riuscirà a salvarsi grazie alla sua fusione con Ronnie Raymond - Firestorm. In seguito, Killer Frost viene ingaggiata dalla Società Segreta per fermare la Justice League, ma viene sconfitta insieme al resto del gruppo, anche se riesce a scappare facilmente, mettendo in atto un piano tutto suo che confermerà l'enorme livello dei suoi poteri nonché la sua instabilità mentale. Frost, da sola, riesce a ghiacciare l'intera città di New York arrivando anche a sconfiggere senza problemi l'intera Justice League e Firestorm, salvo poi per venire fermata da Red Tornado che per farlo sfrutta una termo-bomba che assorbe il calore del suo corpo, rendendola incosciente. Anche se fuori gioco, l'incarcerazione di Killer Frost risulta problematica, fin quando riescono a trovare una soluzione: isolarla in una camera speciale costruita apposta per lei, a temperatura bassissima, in modo da evitare di poter assorbire aria calda. Anche se ciò risulta efficiente, questo non fa che deteriorare la sua struttura fisica: di fatti, in queste condizioni, Killer Frost sta morendo.

Solo un malfunzionamento nella cella la salva, e ciò le permette di riuscire a scappare e intraprendere un rapido scontro con Firestorm, che finisce a suo sfavore ma nonostante ciò, riesce a scappare. Indebolita, fa visita ad una sua vecchia amica, Louise Lincoln, che la sottopone a dei test scoprendo che ha soltanto poche ore di vita. Questa notizia non fa che deteriorare la stabilità mentale di Crystal Frost, che presa da un atto di pura follia, inizia a congelare Washington. Firestorm arriva sul posto per fermarla, ma si rende conto del dolore che prova la sua nemica, e tenta di salvarla offrendosi di far assorbire il calore atomico della matrice Firestorm. Tutto sembra funzionare, Crystal Frost assorbe l'energia da Firestorm, ma ciò non la salva, non fa altro che sovraccaricarla. Qualche istante dopo, Crystal Frost è morta.

Louise Lincoln
Louise, nonostante l'amicizia con la precedente Killer Frost, non piange la sua morte, bensì inizia a studiarne i poteri per poi arrivare a migliorarli. Si sottopone quindi allo stesso esperimento che creò la prima Killer Frost, e intraprese anch'essa la carriera di villain. Ma se Crystal divenne pazza a seguito di tale esperimento, Louise non ha morale di suo, ed è molto più pericolosa nonché più forte, e non si fa scrupolo ad utilizzare a pieno i suoi poteri. La sua vittima designata è ovviamente Firestorm, il quale lo attacca accusandolo della morte del suo mentore, ma nonostante gli dia parecchio filo da torcere, questo riesce a sconfiggerla. Louise però non è sfortunata come Crystal, e invece del carcere viene ingaggiata dalla Suicide Squad di Amanda Waller. Ma come detto, la gestione della prima Killer Frost risulta sempre superiore, e questa nuova - nonostante il suo aspetto sembra essere molto più affascinante - non ha molto spazio all'interno dell'Universo DC. Un piccolo ruolo fondamentale lo ha durante la saga Underworld Unleashed, dove vediamo Louise vendere la sua anima al demone Neron in cambio di un potenziamento dei poteri. Dopo di questo niente più, se non qualche apparizione sporadica nelle testate di Freccia Verde, uno scontro insieme al villain Effigy contro la Lanterna Verde Kyle Rayner, e un'ultima apparizione nella saga Superman/Batman: Nemici Pubblici.

Come visto, siamo di fronte ad un caso raro in cui la versione moderna ne risente parecchio rispetto la versione classica. Se con Crystal Frost impariamo a conoscere un personaggio pericoloso con dei poteri immensi, che riesce a sconfiggere persino l'intera Justice League, Louise Lincoln porta avanti una pesante eredità di un personaggio carismatico e affascinante con dei poteri illimitati. Uno dei villain più pericolosi dell'intero Universo DC, che ben si sa differenziare dagli altri personaggi 'di ghiaccio': come abbiamo potuto apprendere, se per alcuni di essi l'aria calda rappresenta un punto a proprio sfavore, Killer Frost ne trae vantaggio; più la temperatura è alta, più è capace di assorbirla con la conseguenza che diventa più forte. Inoltre, i suoi poteri possono definirsi criocinetici, in quanto riesce a manipolare l'aria in modo da creare del ghiaccio dal nulla, e di solito lo sfrutta per creare oggetti contundenti, in primis dei pugnali che sembra prediligere. Non mancano ovviamente anche dei vortici di gelo, o dei veri e propri muri che sfrutta come scudo, il tutto accompagnato da delle movenze sinuose con le mani... ma non perché sia necessario, in quanto Killer Frost ama molto la teatralità. Come se non bastasse, anche il semplice tocco è fatale: una sua tattica utilizzata spesso è quello di immobilizzare i piedi dell'avversario per poi avvicinarsi e baciarlo, assorbendo tutto il suo calore fino a farlo morire.

Affascinante, ammaliante, pericolosa, letale. Killer Frost è assolutamente l'incarnazione del villain femminile perfetto, che purtroppo a volte in casa DC si sono dimenticati per dare spazio a personaggi nuovi, molte volte di quelli che si sarebbero anche potuti risparmiare. Ma se da un canto nei fumetti sembra che col tempo sia andata a finire trascurata, la sua fama non è di certo scemata, e ne è a dimostrazione proprio il suo inserimento all'interno del roster di Injustice: Gods Among Us, dove avremo modo di provare i suoi immensi e illimitati poteri (che sembrano proprio aver tenuto conto!). Ma Injustice non è un caso isolato: Killer Frost è apparsa in quasi tutte le versioni animate DC, da Justice League Unlimited a Young Justice, per non contare anche in altri videogame come DC Universe Online e Justice League Heroes. Sembra proprio che l'eredità di Killer Frost voglia continuare ad esistere, e come opporsi?

Per finire, un breve sguardo sulle sue origini e una galleria immagini a lei dedicata, in attesa di poter dare un assaggio dei suoi poteri in Injustice.

 

Batman: Arkham Origins

È fresca di giornata la notizia del nuovo videogioco dedicato al Cavaliere Oscuro e seguito dei fortunatissimi Arkham Asylum e Arkham City, che a quanto pare sarà un prequel dei due titoli presentato col nome Arkham Origins. Dopo quasi due anni, quindi, torna un videogame che ha segnato la fortuna e la consacrazione di Batman a eroe di punta di questi ultimi anni, con già una data ben precisa (25 ottobre 2013) e questa volta però, non è Rocksteady a sviluppare l'idea. Ma andiamo con calma, e vediamo quanto appreso finora.


Innanzitutto, iniziamo col dire che a quanto pare la mancanza del team di sviluppo dei giochi precedenti (Rocksteady) non è un male assoluto: pare, infatti, che il nuovo team di programmatori (WB Montreal) abbia pieno accesso ai contenuti sviluppati sui due titoli precedenti, e quindi sarà facile aspettarsi un gameplay simile - gameplay che, ovviamente, non essendoci stato mostrato nulla, non sono in grado di poterne parlare. Ciò che ci è stato già rivelato, però, è che Arkham Origins si svolgerà in un territorio molto più ampio rispetto ai suoi predecessori, andando quindi ad esplorare l'intera Gotham (che si divideranno in aree come Vecchia e Nuova Gotham, le quali area hanno assicurato che richiameranno molto Arkham City per dare una sorta di continuity con il gioco precedente), e per spostarcisi sarà possibile l'uso del Batwing, che altro non è che un sistema di trasporto non giocabile (peccato) che ci andrà a portare in determinati punti della mappa, un po' come i luoghi d'accampamento in Tomb Raider, per intenderci. Assicurati anche i classici punti esperienza che andranno a potenziare abilità e gadget, e in più anche altri nuovi di quest'ultimi che saranno degli elementi aggiuntivi ai precedenti videogame. Altro elemento fondamentale, però, è ricordare che trattandosi di un prequel, questo si svolgerà parecchi anni prima che Batman divenisse l'eroe che è ora, precisamente gli eventi si svolgeranno durante il secondo anno di attività di Bruce Wayne come il Cavaliere Oscuro, dove incontreremo un Jim Gordon ringiovanito nel ruolo di Capitano e non ancora in quello di Commissario.


Poco ci è stato rivelato anche riguardo la trama; tutto ciò che sappiamo è che Maschera Nera ha messo una costosissima taglia sulla testa di Batman, che lo porterà ad affrontare svariati nemici, tra cui Deathstroke... ma non ci è dato sapere altro. Inoltre, è stato detto che sarà possibile dare la caccia anche ai criminali più semplici e soccorrere poliziotti in difficoltà, e proprio questi ultimi si divideranno in categorie tra quelli che gli saranno riconoscenti e quelli scettici che potrebbero anche provare ad attaccarlo. Ci è stato anche assicurato che l'esperienza di gioco sarà molto coinvolgente, l'azione avrà dei lunghi momenti di pausa in cui dovremmo fermarci per analizzare scene del crimine, raccogliere indizi eccetera. Insomma, tanta roba che al momento sembra anche promettere bene, se non si pensa al fatto che il gioco uscirà nell'ottobre di quest'anno, solo due anni dopo l'uscita di Arkham City. Decisamente un po' prestino, se si pensa che nonostante Arkham City fosse stato annunciato lo stesso anno di Arkham Asylum, ce ne sono voluti altri tre per svilupparlo.

Come se non bastasse, oltre ad Arkham Origins, che sarà disponibile su console PS3, X-Box 360 e WiiU, è stato annunciato anche Arkham Origins - Blackgate per le console portatili (Nintendo 3Ds e PlayStation Vita) che non sarà un adattamento ma avrà una storia a sé che andrà a collegarsi ulteriormente a tutti i tre titoli della saga Arkham, dando un senso di completezza e di unicità tra le varie versioni.


Insomma, anno fruttuoso per la DC Comics in campo videoludico. Non solo il già di successo Injustice: Gods Among Us è alle porte, ma ora anche un grande titolo di una saga fortunatissima torna a presenziare tra gli scaffali (senza contare anche Young Justice: Legacy), e se le voci ad inizio gennaio, mese in cui sono iniziate a girare voci più insistenti sul prequel della serie Arkham, che dicevano dove sarebbe stato narrato anche il primo incontro tra Joker e Batman... non ci resta che ben sperare in una trama ben fatta, nonostante la mancanza di Paul Dini a scriverne la trama. Siamo fiduciosi!
 

DC Girls: Black Canary

È arrivato il momento di parlare di uno dei personaggi più 'tosti' dell'intero Universo DC; forse la più letale di tutte le donne, la più pericolosa e tra le più amate in assoluto: Black Canary, pseudonimo di ben tre personaggi nel corso di quasi '70 anni di pubblicazione. Dico tre perché il personaggio di Dinah si è evoluta nel corso degli anni, rimanendo comunque inalterata se non per il cambio di origini; abbiamo quindi Dinah Drake Lance, la Black Canary della Golden Age, Dinah Laurel Lance che grosso modo conosciamo tutti trattandosi della Black Canary dell'era moderna, e infine la più recente Dinah Drake, frutto del recentissimo reboot dei Nuovi 52 che ha di fatto, ancora una volta, riscritto il personaggio.  Ma se nel corso degli anni si è sentito necessità di dare maggiore spessore al suo personaggio, il nome Dinah non è stata la sola caratteristica mantenuta nel corso degli anni che ha reso questo personaggio unico. Andiamo quindi a scoprire chi è Black Canary.


Body, giubbotto di pelle e calze a rete: a primo impatto è proprio il look sexy da motociclista che salta all'occhio, ma che non ci si faccia prendere troppo dagli ormoni, Black Canary calcia, e lo fa dannatamente bene. Se al momento il personaggio di Dinah è sotto i riflettori grazie alla serie Arrow dove è tra i protagonisti, iniziamo col dire che è meglio smontare quel personaggio; come giusto che sia, la serie continua a far richiami sul personaggio di Laurel proprio a Black Canary, che nei fumetti è stata addirittura sposata con l'Arciere di Smeraldo, ma non rispecchia affatto chi è davvero Black Canary. In Arrow, Laurel è un'avvocatessa che crede nella giustizia e (apparentemente) sembra che sappia il fatto suo, sfoggiando anche delle mosse di arti marziali, ma è una semplice donna comune, viziata e che fa del vittimismo il suo sport preferito (quante volte devo rimarcare il fatto che io odio il personaggio di Laurel in Arrow?); nei fumetti, Dinah è tutt'altro... ma di quale Dinah stiamo parlando? Ecco, se è mia missione far consocere chi è davvero Black Canary, è giusto che si vada a scavare nelle sue origini, partendo dalla prima Dinah Drake, nata nel 1947 dai geni di Robert Kanigher e Carmine Infantino, quest'ultimo scomparso proprio questo 5 aprile all'età di 87 anni.

Golden Age: Dinah Drake / Lance
Dinah Drake debutta nell'agosto del 1947 nel numero 86 di Flash Comics, che ospitava le storie di Flash, Hawkman e Johnny Thunder, ed è proprio al fianco di quest'ultimo che fa la sua prima apparizione, dove nell'occasione si scontra con l'eroe e i Thunderbolts, agendo apparentemente come villain. In realtà, nonostante il suo atteggiamento sembra proprio essere quella di 'un cattivo', ma solo alla fine della storia si scopre essere una vigilante che cercava di entrare sotto copertura nelle fila di una gang per poi arrivare a sgominarla. Il personaggio di Black Canary, che all'epoca era semplicemente descritta come un'abile combattente senza alcun tipo di potere, ebbe così tanto successo che nel numero 92 di Flash Comics ebbe una storia interamente dedicata a lei (sostituendo così Johnny Thunder sulla testata), con tanto di origini atte a rivelare di più riguardo quel personaggio affascinante. Dinah Drake era una semplice fioraia che la notte, indossando una maschera e una parrucca bionda per coprire i suoi capelli color corvino, combatteva il crimine nelle strade di Gotham City, e di tanto in tanto flirtava con il detective Larry Lance, con la quale arrivò anche a sposarsi ed avere una figlia: Dinah Laurel Lance, ma di questo ne parleremo dopo.

Una delle caratteristiche particolari del personaggio di Black Canary è il cosiddetto 'Canary Cry', vale a dire il suo famoso urlo sonico, capace di lanciare via i nemici.. e far esplodere qualche testa, se le cose possano mettersi male. Questa caratteristica, sebbene sia un 'marchio di fabbrica' di Black Canary, non è comunque il suo punto più forte - come già detto, la sua specialità è prendere a calci! Ma l'idea di inserire questo potere a Dinah, non è arrivata solo in tempi moderni, in quanto anche la prima Black Canary possedeva questo potere.

Come già detto, il personaggio di Black Canary ebbe un grande successo tra i lettori, e fu inevitabile un suo inserimento nel super-gruppo di eroi per eccellenza, la Justice Society, dove tra le numerose avventure figura una lotta contro il villain Aquarius che coinvolse tutti i supergruppi di Terra-1 e Terra-2, vale a dire la JSA e la Justice League (di fatto, Black Canary essendo un'eroina della Golden Age, risiedeva su Terra-2). Durante quell'avventura, Dinah vede morire tra le sue braccia il marito Larry Lance, che si sacrifica per salvarle una vita, e così, addolorata per la perdita, decide di rimanere su Terra-1, dove scopre che grazie all'esposizione della magia di Aquarius è ora dotata del suo Canary Cry. Infine, quando Wonder Woman fu privata dei suoi poteri, fu Dinah a prenderne il posto nella Justice League, rivelandosi un leader all'altezza, guidando il gruppo in svariate missioni e intraprendendo una relazione amorosa con Freccia Verde.

Quanto appena appreso su Black Canary si ferma qui, almeno con la versione della Golden Age. Ancora una volta (e non mi stancherò mai di ripeterlo) è bene ricordare come Crisi sulle Terre Infinite abbia praticamente rivisitato ogni origini dei vari personaggi, azzerando la continuity, sostituendo Dinah Drake con Dinah Lance, la Black Canary moderna, ma Crisi Infinita ha comunque ripescato il personaggio, salvando le vecchie storie della Golden Age e rendendole canoniche. Dinah Laurel Lance non è altro che la figlia di Dinah Drake, la prima Black Canary, e Larry Lance morto comunque per mano di Aquarius. In questa versione, Dinah intraprende la carriera da vigilante dopo essere stata espulsa dalla polizia per non avere i giusti requisiti, e ha fatto parte della Justice Society fino a che il Governo non ne ordinò lo scioglimento negli anni '50. Tuttavia, la madre (rimasta vedova e malata di cancro) rimane di ispirazione alla figlia che decide di intraprendere le sue orme, entrando a far parte della Justice League dove ne diventa membro di spicco, nonché leader eccezionale. Siamo, quindi, all'era moderna.


Modern Age: Dinah Laurel Lance
Dinah Drake è assolutamente contraria all'idea che la figlia, Dinah Laurel Lance, voglia intraprendere la stessa strada della madre. Combattere il crimine è troppo rischioso, e mette i propri cari in pericolo. Ma questo non è abbastanza da poter fermare la giovane Dinah, che decide di sottoporsi ad un intenso addestramento sotto la supervisione di Ted Grand, alias Wildcat, membro della JSA e amico della Black Canary originale, fino ad onorare la madre indossando il suo stesso costume. Curiosa nota sul Canary Cry: mentre la madre si è trovata con il potere per conseguenza della magia di Aquarius, Dinah lo ottiene dopo essere stata maledetta dal villain Wizard quando era ancora in fasce, ma ciò successivamente viene rinarrato, spiegando come la sua capacità si sia sviluppata grazie al metagene, caratteristica non attribuita però ad alcun membro della sua famiglia.

Tuttavia, la carriera di Dinah inizia acquisendo solo consensi: di fatti, è uno dei membri fondatori della Justice League of America, il ché la rende uno dei punti di riferimento per le giovani leve della Lega che successivamente andranno ad unirsi. Durante la sua militanza nella JLA fa la conoscenza di Oliver Queen, alias Freccia Verde, e da subito tra i due si stabilisce una relazione complicata: i due di fatti si sentono attratti l'uno dall'altra, ma l'irriverenza di Ollie inizialmente non sembra essere gradita da Dinah, anche se ogni tanto i due si lasciano andare in scene di romanticismo. Quando Oliver decide di lasciare la JLA per dedicarsi a vigilare la sua città, Star City, lei decide di seguirlo, diventando un punto di riferimento per le storie di Freccia Verde, dove ha un ruolo fondamentale in The Longbow Hunters, storia in cui Oliver chiede a Dinah di sposarlo e di avere un figlio assieme. Durante la mini-serie, Dinah viene rapita da uno spacciatore a cui stava dando la caccia e viene torturata, perdendo così la capacità di poter avere dei figli, e il trauma subito le fa perdere anche il suo Canary Cry. Oliver uccide il suo torturatore, e presta soccorso a Dinah, che in stato di shock, comincia a vivere un momento di crisi dovuto al fatto che il suo corpo non risponde più al suo controllo, incapace di poter lottare, ed è proprio in questo periodo che lei e Ollie si avvicinano maggiormente, di fatti è proprio grazie a lui che riesce a superare questa crisi. I due, però, non vivono proprio una relazione perfetta, in quanto Oliver in più occasioni non esita a tradire Dinah anche con la sua assistente, e il rapporto ha dei veri e propri tira e molla. Il culmine, infine, arriva quando Connor Hawke (divenuto il nuovo Freccia Verde) annuncia a Dinah che Oliver è morto cercando di salvare Metropolis dall'organizzazione eco-terrorista Eden Corps.


Facendo qualche passo indietro, è bene ricordare come Barbara Gordon, prima di vestire i panni di Batgirl, fosse ispirata proprio da Black Canary, tanto da chiederle tramite lettera di addestrarla, fino anche a trovarsi casualmente fianco a fianco a combattere Firefly e Killer Moth. Dopo che il Joker le sparò rendendola paraplegica, assunse l'identità di Oracolo e iniziò a contribuire alla lotta contro il crimine con Batman e i suoi alleati a distanza, fino ad arrivare a formare un team tutto suo, dove a capitanare scelse proprio il suo idolo (diventata poi migliore amica col tempo): nacquero così le Birds of Prey. Per compensare la mancanza del suo Canary Cry, Barbara le da delle 'Canary Bomb', ovvero delle granate che replicano il suo vecchio potere. Ma proprio durante una missione al loro fianco, che le vedeva contrapposte a Ra's Al Ghul, si immerge nella Fossa di Lazzaro curando il suo corpo (e la possibilità di avere bambini) e riacquisendo il suo Canary Cry: Black Canary è tornata! Grazie a Barbara, quindi, Dinah riesce a trovare una nuova forza per andare avanti, tanto da riunirsi alla Justice League, senza abbandonare però il gruppo guidato da Oracolo. Una breve parentesi lontano dalle Birds of Prey avviene una volta che Oliver Queen torna in vita; i due si riuniscono, ma solo per poco, a causa della presenza di Mia Dearden, la seconda Speedy, la quale ha un passato da ex prostituta.

Le storie di Black Canary, comunque, finiranno con l'intrecciarsi nuovamente con quelle di Freccia Verde (tanto da avere una testata in comunque, chiamata proprio Freccia Verde/Black Canary), questa volta di mezzo ci sarà Sin, una bambina che Dinah tenta di salvare dalla Lega degli Assassini che la vuole addestrare per divenire la nuova Lady Shiva. La presenza continua di Oliver nella vita di Dinah, comunque, non diventa un peso, in quanto i due iniziano a riavvicinarsi, fino ad arrivare a sposarsi... in quello che la DC ha presentato in un volume speciale per l'evento, dove a cercare di rovinare la cerimonia sono tutti i villain del DC Universe, fermati ovviamente da tutti gli eroi. I due, comunque, non riescono nemmeno ad avere un viaggio di nozze, in quanto vengono coinvolti in un susseguirsi di eventi che vede anche Connor Hawke in punto di morte. Ma così come la relazione tra i due non è mai stata rose e fiori, neanche il matrimonio è dei più fortunati: dopo gli eventi de La Notte Più Profonda, Dinah viene a scoprire che Ollie è innamorato di Shado, sua storica nemica, che precedentemente lo aveva costretto ad un rapporto sessuale contro la sua volontà, e tutto questo lo viene a sapere da Oliver stesso, trasformato in Lanterna Nera. Questo evento porta i due alla rottura e al conseguente divorzio, che spinge Dinah a ritornare definitivamente a Gotham City riformando le Birds of Prey.


Nuovi 52: Dinah Lance
Arriviamo, dunque, ai Nuovi 52. Dinah Drake è una vigilante che viene selezionata da un'agenzia governativa per entrare a far parte di una forza di polizia che tiene sotto controllo i super-umani, nota come Team 7, di cui fanno parte anche Slade Wilson (Deathstroke), Grifter e Kurt Lance, suo futuro marito. Purtroppo, Team 7 è una testata non ancora uscita in Italia, ma di prossima pubblicazione nei mesi a venire, e quindi impossibile da poter delineare (al momento) degli avvenimenti che siano lineari con quanto accaduto tra le pagine di Birds of Prey. Birds of Prey che continuano ad esistere anche in questa nuova continuity, ma questa volta con un background decisamente differente. Il team, infatti, viene assemblato da Dinah stessa e non più da Oracolo, la quale però continua ad esserne un membro sotto le spoglie di Batgirl al fianco di Katana, Starling e Poison Ivy. Ciò che si può subito notare nel personaggio, è il cambiamento di uniforme: abbandonata la classica divisa da motociclista con calze a rete, ora indossa un'armatura decisamente più resistente, richiamando comunque i colori neri e dorati. Ma al di là dell'aspetto fisico, questa Dinah ha un passato più cupo rispetto al precedente. Sappiamo, infatti, che - per motivi ancora sconosciuti - lei abbia ucciso il suo stesso marito e che sia in cerca di redenzione. Black Canary, tuttora, continua a 'vivere' nell'Universo DC tra le pagine di Birds of Prey e Team 7, è affiliata in qualche modo alla Bat-family ma non alla Justice League, anche se sembra essere una candidata ideale.


Abbiamo dunque visto chi è Black Canary, o meglio, chi è stata a cavallo di tre generazioni. Ovviamente, per questioni di spazio, non si è potuto parlare al meglio delle sue imprese tra cui figura, tra le altre cose, mettere in ridicolo Batman in combattimento. Black Canary, che sia Dinah Drake o Lance o Laurel Lance, non è la classica eroina. Non è una Wonder Woman, è una vigilante, una donna con cui sarebbe meglio non scherzare se ci si tiene ancora alla propria virilità. Non è neanche una stupida avvocatessa che piagnucola tutto il tempo cercando attenzioni credendo che tutto il male del mondo abbia colpito lei... sì, odio troppo il suo personaggio in Arrow, e credo proprio che quella serie sarebbe potuta essere superiore, se non fosse stato per lei!

Andiamo a concludere, quindi, con qualche piccola curiosità sul personaggio, e un appunto sulle sue abilità di combattimento... giusto per tenercelo bene a mente.

Curiosità
 La tomba di Dinah Drake si trova al cimitero di Gotham, insieme a Thomas e Martha Wayne.
 A differenza della madre, Dinah Laurel Lance non indossa una parrucca, i capelli biondi sono naturali, e non ha un'identità segreta.
 Per allenarsi a tener sotto controllo il suo Canary Cry, Dinah usa una fisarmonica.
 Il Canary Cry, tra l'altro, essendo la caratteristica distintiva di Dinah, non è la sua principale capacità, in quanto incapace di utilizzarlo troppe volte. Così come una persona qualunque si farebbe male la gola urlando troppo forte, lo stesso accade con il Canary Cry.
 Il suo compleanno è il 10 aprile.
 Black Canary conosce i seguenti stili di lotta: Boxing, Capoeira, Muay Thai, Judo, Jujitsu, Aikido, Dragon Style Kung Fu, Krav Maga, Savate, Wing Chun e Tae Kwon Do